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POSTE. RISOLUZIONE BIGNAMI/AIMI (FI) PER RIBADIRE “UNIVERSALITA’” SERVIZIO

“Le funzioni svolte dagli uffici postali sono assimilabili a servizi pubblici essenziali”, quindi “la loro programmazione non può basarsi esclusivamente su criteri di ‘produzione aziendale’”

La Giunta regionale solleciti il Governo a far rispettare “i principi ribaditi e votati dal Parlamento europeo sull’universalità del servizio postale che deve essere fornito nella misura massima e deve comprendere la consegna e il ritiro per cinque giorni la settimana e per ogni cittadino europeo”.

Lo chiedono Galeazzo Bignami e Enrico Aimi (Fi) in una risoluzione, dove ricordano che “dal mese di aprile 2016 è partita progressivamente e si sta estendendo in diverse aree del territorio regionale e nazionale la seconda fase del nuovo modello di recapito a giorni alterni della corrispondenza”.

“In un’ottica di ottimizzazione dei processi di lavorazione della corrispondenza,- scrivono- la consegna degli invii postali viene effettuata a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì su base bisettimanale, la raccolta degli invii dalle cassette di impostazione viene effettuata con la medesima frequenza mentre restano invariate le attività di raccolta presso gli uffici postali”.

I consiglieri sostengono che “le funzioni svolte dagli uffici postali sono assimilabili a servizi pubblici essenziali e, come tali, la loro programmazione non può basarsi esclusivamente su criteri di ‘produzione aziendale’, considerato anche il contributo statale erogato per garantire i servizi postali” e riferiscono che il Parlamento europeo, votando un documento il 23 settembre 2016, “ha ribadito una posizione chiarissima contro i piani di smantellamento di un servizio universale fortemente impattante sulla qualità della vita delle persone, specificando altresì che la ‘flessibilità’ non può e non deve essere una giustificazione per operare tagli indiscriminati al servizio, in particolare nelle zone remote o scarsamente popolate”.

Bignami e Aimi evidenziano anche che le “sigle sindacali hanno messo in luce le criticità rispetto all’aumentato carico di lavoro dei portalettere e la difficoltà di recapitare la corrispondenza entro l’orario di servizio, denunciando altresì la mancanza di investimenti previsti dal piano industriale e la ‘logica legata al profitto che compromette la socialità del servizio e l’unicità aziendale’”.

Di qui, la seconda richiesta rivolta alla Giunta, quella di promuovere a livello governativo “l’apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali e economiche interessate, per trovare un giusto equilibrio tra la sostenibilità del servizio e l’esigenza di assicurarlo secondo criteri di universalità e efficienza”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

 

 

 

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