Ambiente e territorio

Sì unanime a due risoluzioni per scongiurare la chiusura degli uffici postali e salvare i servizi

I due atti, uno del gruppo Pd e di Sel, l’altro di Forza Italia, impegnano così la Giunta a schierarsi con i piccoli centri dove le sedi postali sono state chiuse o sono in aria di essere soppresse

Gian Luigi Molinari
Gian Luigi Molinari (Pd

Tutelare il servizio postale nei piccoli comuni e no alle chiusure degli uffici. E’ il senso di due risoluzioni approvate all’unanimità per impegnare la Giunta a tutelare il servizio sul territorio. I due atti sono di Galeazzo Bignami di Forza Italia, l’altro dal Partito democratico (primo

Galeazzo Bignami (Fi)
Galeazzo Bignami (Fi)

firmatario Gian Luigi Molinari) e Sel (primo firmatario Igor Taruffi). Ora la palla passa alla Giunta che dovrà “farsi portavoce con il Governo- si legge nell’atto di Bignami- per far rispettare il principio dell’universalità del servizio postale sancito dal Parlamento europeo” promuovendo allo stesso tempo “un tavolo di confronto con le parti sociali interessate”.

Lia Montalti
Lia Montalti (Pd)

È stata la consigliera dem Lia Montalti a ribadire in Aula come siano stati “denunciati più volte i danni subiti dalla riorganizzazione postale. La distribuzione a giorni alterni non funziona perché ci sono Comuni che restano scoperti per più giorni. Non solo: va scongiurata la chiusura degli uffici nei piccoli centri e la riapertura di un tavolo, coinvolgedo anche Anci per concordare un piano condiviso con i Comuni”.

Igor Taruffi
Igor Taruffi (Sel)

Taruffi ha spostato l’attenzione sui “comuni periferici, quelli piccoli, di montagna dove la chiusura di un servizio è una delle cause, l’altra è la mancanza di lavoro, dei paesi. Quindi tutte le volte che parliamo della chiusura di un servizio in montagna si sta facendo un ulteriore passo verso lo spopolamento del territorio. La nostra attenzione sarà massima e impegno della Giunta sarà fondamentale”.

(Andrea Perini)

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