Governo locale e legalità

Privacy, via libera alla modifica della diffusione dei dati personali degli organi regionali

La riforma necessaria per aggiornare i riferimenti al regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) e al Codice per la protezione dei dati personali

L’Assemblea ha approvato il progetto di legge di modifica del regolamento regionale per “il perseguimento della piena conformità delle attività istituzionali dell’Ente alle disposizioni normative in materia di protezione dei dati personali”. Il regolamento disciplina le operazioni di comunicazione e diffusione di dati personali di diversi organi: Giunta regionale, Assemblea legislativa, Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea); Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile; Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici- Intercent-er; Agenzia regionale per il lavoro; Commissari delegati alla gestione delle emergenze nel territorio regionale.

La riforma del Regolamento regionale si pone due obiettivi: aggiornare i riferimenti normativi al GDPR e al Codice per la protezione dei dati personali, come dettagliatamente relazionato nel paragrafo successivo; aggiornare il complesso dei Titolari del trattamento, eliminando ogni riferimento all’IBACN (ente soppresso con L.r. 26 novembre 2020, n. 7) e introducendo quale nuovo Titolare l’Agenzia regionale per il lavoro, ente istituito con la L. r. n. 13 del 30 luglio 2015.

E’ un aggiornamento tecnico dopo che sono mutati tre fattori: l’apertura dell’Agenzia del lavoro, la chiusura dell’Ibacn (Istituto per i beni artistici culturali e naturali, ndr) e l’entrata in vigore del Gdpr (regolamento generale sulla protezione dei dati, ndr).

Il quadro normativo in materia di protezione dei dati personali è cambiato e questo rende necessario un adeguamento dei riferimenti normativi del Regolamento 2 del 2007. “Occorre inoltre aggiornare il complesso dei Titolari, ovvero i soggetti legittimati alle operazioni di comunicazione e di diffusione dei dati personali comuni, aggiungendo l’Agenzia Regionale per il lavoro, istituita nel 2015, ed eliminando contestualmente ogni riferimento all’IBACN, ente nel frattempo soppresso” si legge nel progetto di modifica.

(Gianfranco Salvatori)

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