Scuola giovani e cultura

Pro Loco. Pd: bando regionale 2018 introduce obbligo di aggregazione eccessivo

In un’interrogazione, prima firmataria Manuela Rontini, i Dem paventano il rischio di irrigidimenti burocratici e progettuali in capo alle Pro Loco e ne chiedono conto alla Regione

Il bando regionale per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione dei programmi di attività delle Pro Loco per l’anno 2018 è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da consiglieri del Partito Democratico, prima firmataria Manuela Rontini.

A differenza del bando dello scorso anno – segnalano i consiglieri Dem – quello per l’anno in corso, pur avendo una dotazione finanziaria superiore (400mila euro contro i 350mila del 2017), prescrive l’obbligo di aggregazione, tramite scrittura privata, di un numero non inferiore a sei associazioni Pro Loco (nel bando 2017 il limite era due).

Da qui l’iniziativa degli esponenti del Pd, che temendo il rischio di irrigidimenti burocratici, organizzativi e progettuali in capo alle Pro Loco, chiedono alla Giunta regionale “quali motivi abbiano spinto a un’interpretazione così rigida delle norme regionali in materia”.

Oltre a Manuela Rontini hanno sottoscritto l’interrogazione Lia Montalti, Marcella Zappaterra, Katia Tarasconi, Paolo Zoffoli, Gian Luigi Molinari, Giorgio Pruccoli, Alessandro Cardinali, Ottavia Soncini.

(Luca Govoni)

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