Ambiente e territorio

Protezione civile. Ok in commissione a rendiconto generale del 2020

Per il 2020 è stata anche aperta una contabilità specifica per l’emergenza Covid. Occhi (Lega): documento poco chiaro; Sabattini (Pd): la decisione di investire per la salvaguardia del territorio è confermata dalle scelte coerenti fatte nei bilanci

Via libera in commissione Bilancio (presieduta da Stefano Bargi) al rendiconto generale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l’esercizio finanziario 2020. A favore i voti del Partito democratico e quelli della Lista Bonaccini mentre la Lega ha espresso parere contrario.

“Le competenze dell’Agenzia- ha spiegato Rita Nicolini, direttrice dell’Agenzia regionale- sono state articolate come un sistema integrato cercando di dare corpo all’intero processo di gestione della sicurezza del territorio in termini di prevenzione strutturale e non, di gestione delle emergenze e del ripristino delle normali condizioni di vita. Per il 2020 è stata anche aperta una contabilità specifica per l’emergenza Covid vista la collaborazione, nella fase emergenziale, nell’allestimento di strutture di logistica e nel coordinamento del volontariato”.

“Il rendiconto- ha commentato Emiliano Occhi della Lega– dovrebbe permettere di vedere le attività svolte dall’Agenzia. È difficile capire quanti interventi vengono realizzati leggendo il documento. Sarebbe necessario riuscire a capire quali sono gli interventi iniziati nel corso dell’anno, quali quelli programmati e quali quelli chiusi perché altrimenti è difficile esprimere un giudizio ed è sempre complicato dire se si sta facendo tanto o poco. E allora si va a chiedere a chi amministra il territorio e si scopre che a un nostro amministratore della montagna della provincia di Parma è stato detto da un dipendete dell’Agenzia che sarebbe inutile investire nelle zone perché sono in via di spopolamento”.

Luca Sabattini del Pd ha invece sottolineato come la scelta “di questa amministrazione” sia “chiara”, cioè “lavorare per ridurre le disuguaglianze territoriali tutelando e salvaguardando le zone più fragili. La direzione politica va al di là di alcune informazioni, errate”, ha voluto rimarcare, “che possono essere state trasferite a un amministratore locale. La decisione di investire per la salvaguardia del territorio è confermata dagli atti amministrativi e dalle scelte coerenti fatte nei bilanci”, ha chiosato. 

(Andrea Perini)

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