La mancata definizione, da parte della Regione, degli ambiti ottimali di area vasta, contesti istituzionali previsti dalla legge di riforma del sistema di governo regionale e locale per la gestione associata di servizi e funzioni amministrative, è oggetto di un’interrogazione presentata da Tommaso Foti (Fdi-An).
Entro quattro mesi dall’entrata in vigore della legge regionale – si legge nell’atto ispettivo – la Giunta regionale doveva definire gli ambiti territoriali di area vasta nei quali le Province potevano esercitare le funzioni attribuite prevedendone l’esercizio in forma associata, previa convenzione, e, appunto in adeguati ambiti ottimali di area vasta. Inoltre – riporta il capogruppo – sempre la legge regionale prevede che “in sede di prima applicazione, entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, la Regione e le Province adottino d’intesa indirizzi comuni per la realizzazione di progetti di sperimentazione istituzionale di area vasta, definendo le funzioni che, nei relativi ambiti ottimali, sono esercitate in forma associata fra le stesse Province”.
Foti, pertanto, che critica “l’incomprensibile ritardo della Regione alla luce della fretta con la quale si è imposta l’approvazione della legge regionale”, chiede alla Giunta “se e quali rapporti di collaborazione risultino attivati fra Province limitrofe e se risultino attivate fra Province confinanti modalità di integrazione operativa e amministrativa, mediante l’adeguamento dei rispettivi regolamenti e relativa modulistica, in chiave di semplificazione burocratica”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Luca Govoni)