Sanità e welfare

Amico (ER Coraggiosa): aggiornare il portale SOLE per rendere fruibile la cannabis terapeutica

L’assessore Donini: gli estratti sono stati inclusi nel portale SOLE e che sono fruibili e selezionabili dai pazienti che ne hanno necessità”.

Aggiornare il portale SOLE con i tre nuovi estratti di cannabis, “rendendoli
selezionabili e quindi fruibili, con l’obiettivo di garantire l’accesso al farmaco per i pazienti che necessitano di olio di cannabis a fini terapeutici”.

E’ la richiesta, al Question time, di Federico Amico, capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa. Al consigliere ha risposto l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “Confermo che gli estratti sono stati inclusi nel portale SOLE e che sono fruibili e selezionabili dai pazienti che ne hanno necessità”.

Amico si è detto soddisfatto, anche perché “la risposta dimostra l’attenzione alla cura dei pazienti, soprattutto per chi fa uso di questi preparati. Resta, però, la carenza di questi prodotti”.

La produzione di cannabis terapeutica (che è rimborsabile) è inferiore al fabbisogno, ha sottolineato il consigliere. Sono disponibili in commercio, ricorda Amico, “tre nuovi estratti semi industriali di cannabis medica che possono essere (e vengono) prescritti dai medici per i pazienti che necessitano di olio di cannabis. Lo scopo è quello di risparmiare infiorescenze per evitare che si sviluppino carenze di cannabis come quelle registrate negli ultimi anni. Inoltre, essendo possibile il loro utilizzo come tali, senza bisogno di diluirli, sono molto pratici per farmacisti e pazienti”. La cannabis terapeutica, prescrivibile da tutti i medici, non può essere usata come “strumento di primo presidio nell’affrontare una patologia, ma esclusivamente in supporto ai trattamenti standard, quando questi ultimi non hanno prodotto gli effetti desiderati o hanno provocato effetti secondari non tollerabili o necessitano di incrementi posologici che potrebbero determinare la comparsa di effetti collaterali”. Sul portale SOLE, il medico può scegliere la varietà di cannabis o la forma farmaceutica (cartine o oli). Il ministero ha approvato “il primo estratto API (semilavorato) ossia “Estratto di cannabis 15% THC Farmalabor” che il farmacista deve diluire per ottenere la concentrazione richiesta dal medico”. E l’assessore Raffele Donini, rispondendo a un’interrogazione di Amico nel maggio del 2022, aveva risposto che “è in corso nella nostra Regione la modifica della scheda elettronica prescrittiva, che potrà consentire al medico prescrittore, nel descrivere le modalità di allestimento del preparato medicale finale, di indicare l’impiego dell’estratto cannabis 15% THC”.

(Gianfranco Salvatori)

 

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