Sanità e welfare

Amico (ER Coraggiosa): “INPS trasferisca i dati delle domande per l’assegno unico universale”

L’invito al Governo ad apportare specifici correttivi allo strumento per riconoscere un principio sostanziale che tenga conto dell’interesse del minore e la sua collocazione prevalente in ambito familiare

“Sollecitare l’INPS perché trasferisca i dati circa le domande e le attribuzioni dell’assegno unico universale, per un’analisi dettagliata del fenomeno, e sollecitare il Governo ad apportare i debiti correttivi al provvedimento, riconoscendo un principio sostanziale che tiene in considerazione l’interesse del minore e la sua collocazione prevalente in ambito familiare”.

A chiederlo è il primo firmatario Federico Amico (ER Coraggiosa), al quale si unisce anche Stefano Caliandro (Pd), che chiede lumi sullo strumento entrato in vigore a partire dal marzo scorso consistente in un beneficio economico su base mensile ai nuclei familiari in relazione alla condizione economica del nucleo.

Il capogruppo ricorda poi come “l’assegno unico, corrisposto da INPS a tutti coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, è stato istituito secondo la ratio condivisibile che mette al centro le esigenze di bambini e bambine”.

Nel caso di genitori separati, però, “in assenza di tutela attraverso atti emessi dai giudici minorili per normare l’affidamento dei minori, la madre, che statisticamente percepisce un reddito inferiore rispetto al padre, contribuisce in maggiore misura al calcolo dell’assegno, che tuttavia si divide al 50%”.

Alla luce della situazione creatasi, dove -riferisce Amico- “i patronati del lavoro che seguono le pratiche hanno segnalato diversi casi di nuclei divisi e non concordi, dove il marito non presentando la dichiarazione ISEE costringe entrambi, come recita la norma, al percepimento dell’assegno minimo, in ogni caso suddiviso al 50%”, nasce la sollecitazione alla Giunta regionale sul tema.

In fase di replica l’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini specifica che “la misura, contenuta nel decreto legislativo 230 del 2021 prevede la costituzione di uno specifico osservatorio nazionale per figli a carico per valutare l’efficacia dello strumento e l’osservatorio ha svolto la sua prima riunione lo scorso 4 ottobre con l’ex Ministro Bonetti. Ad oggi, comunque, non vi sono dati da parte di INPS sui nuclei familiari divisi e solo nella prossima riunione dell’osservatorio si potrà valutare in dettaglio la situazione”.

Amico si è dichiarato soddisfatto per la notizia della costituzione dell’osservatorio, ma è del tutto insoddisfatto per i contenuti della risposta “così poco approfondita per motivi non dipendenti dalla Giunta regionale”.

(Luca Boccaletti)

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