“Quanti sono i tavoli di crisi aperti in Emilia-Romagna e quali azioni la Regione intende promuovere per sostenere i nostri comparti produttivi strategici e tutelare l’occupazione e i livelli salariali dei lavoratori?”
A porre il quesito è il consigliere di Emilia-Romagna Coraggiosa Federico Amico, il quale riferisce i preoccupanti dati di un recente studio della Uil, secondo cui “nei primi quattro mesi del 2024 si è verificato un deciso aumento delle ore autorizzate di ammortizzatori sociali (cassa integrazione e fondi di solidarietà gestiti dall’Inps) che in Emilia-Romagna sono cresciute del 78,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 ponendo la nostra regione al terzo posto per maggior incremento sul piano nazionale”.
Particolarmente colpita è l’industria, con il 97% della cassa integrazione richiesta da questo comparto, mentre calano edilizia e commercio. A livello territoriale, aumento sensibile per il bolognese (+92%) che passa da 2,1 a 4 milioni di ore autorizzate con picchi rilevanti anche a Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. “Dati che contrastano la narrazione di un’economia nazionale in crescita” afferma il capogruppo.
Rifacendosi anche alla recente vicenda degli esuberi annunciati dalla Mozarc-ex Bellco di Mirandola, Amico evidenzia le crescenti difficoltà che la nostra economia sta affrontando, soprattutto in comparti strategici quali il biomedicale, il ceramico e il tessile-abbigliamento.
Da qui l’atto ispettivo per avere l’elenco dei tavoli di crisi aziendali aperti in Regione unitamente al dettaglio delle azioni che si vogliono promuovere “per sostenere i nostri comparti produttivi strategici e tutelare l’occupazione e i livelli salariali dei lavoratori”.
L’Assessore allo sviluppo economico, green economy e lavoro Vincenzo Colla ha quindi confermato come le difficili congiunture (fra cui la guerra Russo-Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e i problemi dell’economia tedesca) “influiscano in maniera peculiare in economie come quella emiliano-romagnola, particolarmente votate all’export”.
Nonostante il difficile quadro economico, Colla sottolinea come i dati regionali siano decisamente migliori rispetto a quelli nazionali: “Dai dati Istat riferiti al primo trimestre di quest’anno si apprezza sia un aumento degli occupati sia una contemporanea diminuzione delle persone in cerca di occupazione e che portano l’indice generale di occupazione a un ragguardevole 70,9%, ben superiore alla media nazionale che si attesta a quota 61% e pone la nostra regione al terzo posto fra i territori italiani. Venendo ai tavoli di crisi, attualmente siamo a quota 55 vertenze direttamente seguite dalla giunta. Un netto calo rispetto ai 90 tavoli aperti in epoca recente. La giunta ha sempre utilizzato e continuerà a utilizzare ogni strumento normativo nazionale e regionale con una significativa condivisione degli obiettivi di politiche industriali e tutela dell’occupazione da parte di tutti coloro che hanno firmato e condiviso il Patto per il lavoro e per il clima”.
Federico Amico si è quindi dichiarato soddisfatto per le risposte ottenute. “Sono soddisfatto -conclude Amico – per la riduzione dei tavoli di crisi che testimonia la buona conduzione attuata dalla Regione nelle crisi aziendali anche se la situazione internazionale determina dati oggettivamente preoccupanti e per questo auspico che il buon lavoro svolto fino ad ora continui anche nel futuro”.
(Luca Boccaletti)