Imprese lavoro e turismo

Question time FdI: “Garantire la realizzazione del Polo della moda a Reggio”

Al centro del question time, la decisione del gruppo di abbandonare il progetto urbanistico del “Polo della moda”. L’assessore Colla in aula: “Lavoreremo per una ricucitura”

La giunta dica in che modo intenda attivarsi per individuare una soluzione, a seguito dell’annuncio del gruppo Max Mara di abbandonare il progetto urbanistico del “Polo della moda”, nell’area dell’ex fiera di Mancasale, a Reggio Emilia.

A chiederlo, nella seduta odierna di question time, sono i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona (primo firmatario dell’interrogazione) e Marta Evangelisti.

“La decisione definitiva e irrevocabile – spiega Evangelisti – è stata annunciata tramite una lettera inviata al sindaco di Reggio Emilia da parte del presidente del gruppo. Fra le motivazioni, la proprietà ha sottolineato il clima di strumentalizzazione che si è creato in città, in seguito alla vertenza sindacale che ha coinvolto la Manifattura San Maurizio, in merito agli scioperi di 52 lavoratrici che avevano denunciato ‘condizioni oppressive di lavoro’ nell’azienda di San Maurizio controllata dal gruppo”.

Evangelisti, in aula, ricostruisce la vicenda spiegando come “il gruppo Max Mara abbia sottolineato l’inopportunità dell’atteggiamento del sindaco che non ha cercato di approfondire la fondatezza dei fatti prima di esprimersi pubblicamente”. “Il punto di rottura – aggiunge la consigliera – è avvenuto il 23 giugno, nel corso della seduta di consiglio comunale, dove la discussione in aula si è concentrata non sui meriti urbanistici, ma sulle relazioni industriali interne al gruppo e il voto sarebbe stato condizionato a future verifiche sul comportamento del gruppo”. Da qui “la decisione del gruppo Max Mara di abbandonare il progetto di oltre 100 milioni di euro, per tutelare l’integrità del marchio: il caso ha assunto rilevanza nazionale, generando sconcerto nella cittadinanza e comportando un danno di immagine senza precedenti”.

A rispondere in aula è stato l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla. Colla ha ricordato che “Max Mara è un gruppo di primaria importanza, un’azienda leader nel settore della moda, ambasciatrice nel mondo delle eccellenze del made in Italy e con una storia ben radicata sul territorio”. Sul caso specifico, Colla afferma di “aver appreso con rammarico della decisione del gruppo di abbandonare il progetto del polo della moda, un progetto ampio, con investimenti per 100 milioni di euro, che avrebbe riqualificato la zona con un hub produttivo e logistico, creando nuovi posti di lavoro”.

“Di fronte alla situazione che si è creata – prosegue Colla – è nostra intenzione attivarci per una ricucitura, per consentire la realizzazione di questo importante investimento, facendo leva sul modello di concertazione che la Regione ha fatto proprio con il patto per il lavoro e per il clima, modello unico a livello nazionale. E lo faremo come una grande opportunità, per dare nuovo slancio alla moda in Emilia-Romagna e come occasione per portare innovazione e nuovo valore alle nostre imprese, consolidando il legame tra istituzioni, grandi marchi e piccole e medie imprese”.

Nella sua replica, Evangelisti ha espresso “tutta la sua insoddisfazione per una risposta che non c’è stata. Oggi parliamo di un investimento perduto, di posti di lavoro che non saranno creati a Reggio Emilia. Parliamo di una vicenda che ha nomi e cognomi precisi, ascrivibile all’inadeguatezza di una classe politica che non ha saputo intrattenere rapporti di reciproca fiducia con le realtà imprenditoriali del territorio. Ad oggi, la fotografia di Reggio Emilia rende conto di un clima divisivo e ostile rispetto a certe realtà imprenditoriali e c’è una classe politica che deve interrogarsi sulle proprie responsabilità. Auspichiamo che Reggio Emilia torni ad essere un luogo nel quale le nostre grandi eccellenze possano continuare a coniugare la tradizione del saper fare con il pensare globale”.

(Brigida Miranda)

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