Sanità e welfare

Question time Arletti (FdI): “Ripristinare ilmmedico del 118 a Fanano”

Nell’interrogazione, sottoscritta anche da Ferdinando Pulitanò, si ricorda anche il documento unitario dei sindaci del Frignano che chiedono alla Regione il ripristino del servizio. L’assessore Fabi: “Garantito un rapporto di un mezzo di soccorso avanzato ogni 9400 residenti”

Accogliere la richiesta dei sindaci del Frignano, nel modenese, di ripristinare il medico del 118 a Fanano, assicurando sul territorio montano il mantenimento dei servizi sanitari salvavita.

A chiederlo sono i consiglieri di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti (primo firmatario) e Ferdinando Pulitanò, con un’interrogazione immediata in aula.

“Dal primo luglio l’Ausl Modena ha deciso di non rinnovare i contratti dei medici dell’emergenza territoriale operanti nella postazione di Fanano – spiega Arletti – determinando la soppressione del servizio di emergenza avanzata con medico a bordo nell’area dell’Alto Frignano. Una decisione che ha suscitato forti critiche da parte di cittadini, associazioni, sindacati e amministratori locali, poiché comporta tempi di soccorso più lunghi e rischia di compromettere la gestione delle urgenze tempo-dipendenti in un territorio complesso e caratterizzato da viabilità difficile”.

“L’Alto Frignano è un territorio vasto, di oltre 600 km² – va avanti la consigliera -, con viabilità appenninica complessa e popolazione che aumenta notevolmente durante le stagioni turistiche. La presenza del medico sull’ambulanza di Fanano rappresentava perciò un presidio essenziale e un punto di riferimento per tutta la comunità montana”. Nell’atto ispettivo si ricorda anche che “tutti i sindaci del Frignano hanno sottoscritto un documento unitario in cui si chiede con forza alla Regione Emilia-Romagna di ripristinare il medico del 118 a Fanano”.

A rispondere in aula è stato l’assessore alla Sanità Massimo Fabi che ha ribadito che la Regione “non attuerà mai modifiche dell’organizzazione del servizio che possano mettere a rischio la vita dei cittadini”. Fabi ha chiarito che, attualmente, l’area dispone di un’ambulanza infermieristica h24 a Fanano, di un’ambulanza infermieristica h12 a Sestola, di un’auto infermieristica h24 nell’Alto Frignano, di un’ambulanza infermieristica e di un’automedica h24 a Pavullo e dell’elisoccorso che è di base a Pavullo e in altre tre basi regionali. “Una configurazione che garantisce un rapporto di un mezzo di soccorso avanzato ogni 9400 residenti, superando di gran lunga i parametri del decreto ministeriale 70 del 2015”. “A Fanano poi sono presenti una casa della comunità, un Cau e un ospedale di comunità per la gestione della bassa complessità e delle urgenze non tempo-dipendenti”, va avanti Fabi. Sul fronte del confronto, Fabi ha precisato che “i sindaci del territorio sono interlocutori fondamentali e a breve si terrà una conferenza territoriale socio-sanitaria: l’Ausl sta già incontrando i primi cittadini proprio per rassicurare in merito a questo assetto organizzativo”.

Nella sua replica, la consigliera Arletti ha rilevato che “ci sono dei sindaci, che in passato non si erano espressi allo stesso modo, e che oggi si trovano compatti in questa importante richiesta. Sindaci che appartengono anche alla stessa parte politica che amministra questa Regione”. “Chiediamo un cambio di mentalità – conclude Arletti -, perché l’impressione che si ha è che l’emergenza-urgenza venga vista come un costo e non come un servizio, e che risponda a logiche di ottimizzazione dei costi e non di soddisfazione di un bisogno dei cittadini”.

(Brigida Miranda)

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