“Materie prime alle stelle e opere della ricostruzione post sisma ferme al palo. Chiediamo alla Regione di interessare al più presto il governo, per autorizzare i maggiori stanziamenti alle imprese, le quali hanno visto ridursi sensibilmente gli utili per i cantieri relativi alla ricostruzione post sisma». Il consigliere regionale Fabio Bergamini (Lega) interroga la Giunta in merito alle preoccupazioni del settore delle costruzioni, con le aziende che invocano maggiori margini di manovra, per poter sostenere il peso dei lavori della ricostruzione. “I finanziamenti sono legati a prezziari fermi al 2015, quando concetti come il rincaro delle materie prime dovuto al post pandemia e la guerra in Ucraina (con relative sanzioni) erano inesistenti. Il prezzo dei materiali è cresciuto, in alcuni casi nell’ordine di tre cifre percentuali. È incredibile che le aziende che si sono aggiudicate gli appalti debbano oggi lavorare per importi stabiliti quando la crisi dovuta ai rincari (e vale anche per l’energia) non c’era”, sottolinea Bergamini.
“Esiste un problema generale legato ai preziari per le opere già cantierate e assegnate: è un problema che riguarda l’intero paese e stiamo chiedendo al governo una soluzione per non mettere in mora queste opere”, è la risposta del sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi, che ricorda come “dentro il problema generale del paese c’è quello specifico della ricostruzione post sisma: questa amministrazione regionale ha chiesto al governo di trovare una soluzione, ma persistendo l’inerzia da parte di Roma stiamo cercando di capire se e quali spazi di autonomia di azione ci possano essere da parte del commissario alla ricostruzione”. Baruffi ha anche sottolineato come si stiano valutando le varie possibilità di rimodulazione di utilizzo delle risorse: “Non chiediamo di avere maggiori risorse, ma di poter spostare le varie poste”.
Parole alla luce delle quali Bergamini si è detto soddisfatto degli impegni assunti dalla giunta regionale.
(Luca Molinari)