“Quali azioni la Regione intende mettere in campo per fronteggiare gli effetti sia economici sia sociali derivanti dall’aumento dei prezzi del metano ad uso automobilistico?”.
E’ la richiesta del consigliere Gianni Bessi (Pd) sugli aumenti del gas metano per autotrazione, “passato dal 1,803 euro/Kg di febbraio 2022 all’attuale prezzo medio di circa 3,151 per Kg, nonostante il governo abbia abbassato l’Iva al 5%. Un tema che incide sulla mobilità sostenibile, che ha visto l’aumento di vendite di auto a gas”.
La risposta è arrivata dall’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. “L’aumento del gas naturale -ha affermato- coinvolge il riscaldamento e la mobilità. E’ forte l’impatto su cittadini che usano auto a gas metano, una scelta fatta per abbattere i costi. L’assessorato convocherà quanto prima le associazioni imprenditoriali di riferimento per avanzare una proposta dedicata. Una proposta da sottoporre al nuovo governo a partire dal ministero delle Finanze e dello Sviluppo economico. Coinvolgeremo anche i sindacati, perché la chiusura dei distributori riguarda molti lavoratori”.
Bessi ha rimarcato le “allarmanti” conseguenze sul piano sociale ed economico, che hanno portato alla chiusura di diversi impianti di distribuzione e al licenziamento del personale, e causato disagi ai cittadini costretti a lunghe code ai distributori ancora aperti. La Regione, come lo Stato, ha avuto un impatto minimo nel contenimento dei prezzi – considerando anche la guerra in Ucraina – anche se “deve certamente ridurre l’impatto sociale ed economico per quanto riguarda la chiusura degli impianti e quindi cercare di guidare queste persone ed i proprietari di distributori verso forme di tutele speciali e non ordinarie”.
Il consigliere dem si è detto “molto soddisfatto della risposta. Credo sia il percorso giusto”.
(Gianfranco Salvatori)