Scuola giovani e cultura

Question time Bocchi (FdI): “Regione riferisca su iniziativa dell’Università di Parma”

Al centro dell’interrogazione, l’iniziativa dell’Università di Parma di organizzare un pullman per studentesse, studenti e personale diretto a Roma per la manifestazione “Una piazza per l’Europa” dello scorso 15 marzo

La Giunta regionale esprima la sua valutazione in merito all’iniziativa dell’Università di Parma, di organizzare un pullman per studentesse, studenti e personale diretto a Roma per la manifestazione “Una piazza per l’Europa” dello scorso 15 marzo.

A chiedere conto, su tali fatti, direttamente all’esecutivo dell’Emilia-Romagna è il consigliere di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi, con una interrogazione a risposta immediata in aula.

Le informazioni relative a tale organizzazione, fa sapere Bocchi, “sono state inviate per mail utilizzando il cerimoniale dell’Università, all’indirizzario di studenti, personale amministrativo e docenti”. Inoltre “il servizio di noleggio di un pullman da 50 posti con conducente è stato acquistato tramite una procedura di affidamento diretto, come si apprende dalla relativa determina. Il tutto, per un importo complessivo di 3.500 euro”. Secondo Bocchi “l’Università pubblica dovrebbe essere un luogo di libero apprendimento ed elaborazione critica delle conoscenze: di certo il suo compito non può essere quello di propagandare manifestazioni partitiche” sostenendo dunque che “l’iniziativa non ha alcuna vocazione formativa o valore educativo”.

“La giunta ha saputo dell’iniziativa quando la notizia è stata riportata dalla stampa e il nostro giudizio è positivo” – spiega la sottosegretaria Manuela Rontini che, in aula, riporta i chiarimenti forniti dal Magnifico rettore. Fra questi, il fatto che la manifestazione non avesse bandiere di partito (previsto infatti il divieto di esporre bandiere di partito), ma solo l’intento di riaffermare il sostegno a tutto campo al progetto politico europeo. “Per questo, alla luce di tali esaustivi chiarimenti, – ha detto Rontini – la giunta ha ritenuto di non dover intervenire in alcun modo”.

Risposta insoddisfacente per il consigliere Bocchi per il quale l’iniziativa era “evidentemente partitica, un fatto chiaro e ravvisabile anche nei proclami della sinistra”. “Quanto accaduto fa parte di quella costruzione che la sinistra fa, anche attraverso un uso distorto degli istituti scolastici e dell’università, condizionando in tal modo l’esercizio della libertà di pensiero”, conclude il consigliere.

(Brigida Miranda)

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