Dettagliare quali misure siano previste, con particolare riferimento alla campagna vaccinale Covid in corso, per ridurre il numero dei possibili ricoveri di pazienti e per mitigarne la ricaduta sull’organizzazione degli ospedali e delle altre strutture di comunità”.
A porre il quesito è Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), la quale sottolinea l’avvio della nuova campagna vaccinale anti Covid, rivolta prioritariamente agli anziani, agli ospiti delle strutture per lungodegenti e alle donne in gravidanza oltre agli operatori sociosanitari. A fronte di una sessione vaccinale che sta procedendo “con una dinamica più lenta rispetto a quelle passate, come testimoniato dai dati aggiornati su base settimanale e disponibili nel sito web istituzionale del ministero della Salute”, la capogruppo sottolinea come la nostra sia “la seconda regione sia per numerosità di dosi somministrate (oltre 112mila), dopo la Lombardia, sia in proporzione agli abitanti, dopo la Toscana”.
A fronte dell’incremento fisiologico dei casi e dei ricoveri per Covid che riguardano prevalentemente persone in età avanzata o con condizioni di fragilità e non paragonabili a quanto accaduto nelle fasi pandemiche, la situazione “ha nuovamente generato preoccupazione, anche in relazione alle implicazioni relative all’organizzazione ospedaliera che, ovviamente, oggi non prevede, soluzioni o percorsi dedicati e separati per i malati di Covid”.
Dall’esigenza di attuare tutte le misure che riducano la possibilità per le persone con maggiori fragilità di contrarre il virus, “diminuendo quindi il loro rischio di ospedalizzazione e determinando una riduzione della capacità di risposta rispetto ad altre necessità” nasce quindi l’atto ispettivo presentato.
Il sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi, rispondendo alle domande poste, ha chiarito che “la Regione ha fornito le prime indicazioni operative a partire dallo scorso ottobre quando sono state consegnate le prime dosi procedendo in via prioritaria all’immunizzazione degli ospiti delle case di riposo e dgli operatori socio-sanitari, mentre dall’inizio del mese di novembre il vaccino viene offerto a tutte le fasce della popolazione. Gli sforzi di sensibilizzazione compiuti hanno portato a oggi alla distribuzione di oltre 134mila dosi di vaccino, l’85% delle quali inoculate dai medici di base. L’assessorato alla Sanità ha poi raccomandato a tutte le Asl di favorire al massimo l’accesso al vaccino e contestualmente di dare la massima diffusione alla campagna di comunicazione per invitare alla vaccinazione.”
Stefania Bondavalli si è dichiarata soddisfatta “soprattutto del giusto approccio preventivo che deve essere rivolto sia al vaccino anti Covid sia a quello antinfluenzale”.
(Luca Boccaletti)