Disporre un quadro delle presenze di migranti in Emilia-Romagna e indicare le previsioni circa nuovi arrivi, ipotesi di distribuzione fra i Comuni e quali le forme di supporto sono rese disponibili dal governo, in particolare in questa delicata fase. Lo chiede con un’interrogazione a risposta immediata Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini).
“Secondo i dati del ministero dell’Interno aggiornati a una decina di giorni fa -ha precisato la consigliera- erano quasi 11.959 i migranti ospitati in Emilia-Romagna, dei quali 8.834 nei centri di accoglienza e 3.125 nei Centri Sai (Sistema accoglienza integrazione), costituito dalla rete degli Enti Locali, pari al 9,5% del numero complessivo delle presenze in accoglienza a livello nazionale. E il trend è in crescita. Questo stato di cose, a cui si aggiunge un fortissimo incremento degli arrivi, sta mettendo a dura prova anche la nostra regione, terra vocata all’accoglienza. Al momento, la maggior parte delle soluzioni residenziali gestite dalle cooperative, sembra essere prossima alla saturazione e i nuovi arrivi, circa un centinaio al giorno, hanno indotto le prefetture a richiamare con forza l’attenzione su questa situazione”.
Ha risposto l’assessore al Welfare Igor Taruffi: “Il fenomeno delle migrazioni contraddistingue la nostra contemporaneità ed è in aumento. Questi fenomeni non possono essere fermati ma dobbiamo gestirli. In Emilia-Romagna abbiamo 8.834 persone nei Centri di accoglienza straordinaria e 3.125 nei Sai. Ci sono inoltre 1.739 minori non accompagnati di cui 728 ucraini, un tema che preoccupa, anche in previsione di nuovi arrivi nel nostro paese. Siamo la Regione che in termini percentuali sta accogliendo di più ma in questo momento stiamo affrontando anche le conseguenze dell’alluvione e della ricostruzione. La nostra collaborazione non verrà mai meno ma dobbiamo tenere conto del contesto perché le strutture sono quasi al limite e, soprattutto sui minori, serve un quadro di insieme che in questo momento facciamo fatica ad ottenere così come non conosciamo le decisioni del governo”.
La consigliera si è detta “soddisfatta per l’impegno della Regione Emilia-Romagna in sinergia coi territori, associazioni e terzo settore. Non dobbiamo dimenticare che dietro ai numeri ci sono persone, storie e drammi. Serve però delineare un vero protagonismo da parte del governo nazionale e un accompagnamento costante degli enti locali. Non abbiamo bisogno di slogan ma di fatti”.
(Lucia Paci)