Ambiente e territorio

Question time Burani (Avs): “Zona franca doganale non incentivi consumo di suolo”

Il consigliere chiede una tutela particolare “al patrimonio ambientale, alle aree agricole, ai territori a rischio idrogeologico, ai contesti fluviali e a quelli di rilevanza paesaggistica”

“Garantire che l’eventuale attivazione della Zona franca doganale non generi incentivi indiretti al consumo di suolo, definendo criteri vincolanti per tutti i 28 comuni coinvolti, con particolare attenzione al patrimonio ambientale, alle aree agricole, ai territori a rischio idrogeologico, ai contesti fluviali e a quelli di rilevanza paesaggistica”.

La richiesta alla giunta è rivolta da Paolo Burani (Alleanza verdi sinistra), il quale ricorda come la Zona logistica semplificata (Zls) recentemente definita sia “uno strumento strategico regionale istituito con l’obiettivo di rafforzare la competitività del sistema produttivo e logistico, collegando il porto di Ravenna a 11 nodi intermodali e 25 aree logistico-produttive distribuite in 28 comuni delle 9 province della regione, per un’estensione complessiva di 4.563 ettari”.

Nell’evidenziare come la Zls preveda semplificazioni amministrative, autorizzazione unica e riduzioni di oneri per le imprese insediate nelle aree selezionate al fine di attrarre investimenti, favorire l’internazionalizzazione delle filiere produttive e migliorare l’efficienza della catena logistica regionale, Burani ricorda anche come pochi giorni fa sia stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Regione, autorità portuale di Ravenna e Agenzia delle dogane e monopoli per rendere operativa la Zls regionale e valutare l’attivazione di una Zona franca doganale (Zfd).

Richiamando poi il rapporto ISPRA 2025 che certifica come nell’anno 2024 l’Emilia-Romagna abbia registrato il maggior consumo di suolo a livello nazionale “ con 107 ettari destinati specificamente al comparto della logistica”, il consigliere pone l’attenzione alle procedure semplificate introdotte dalla Zls  che “non prevedono un coinvolgimento strutturato dei comuni e delle comunità locali, nonostante la realizzazione di nuovi insediamenti incida direttamente sulla pianificazione urbanistica comunale e sulla qualità del territorio” e paventa il rischio che “l’eventuale attivazione di una Zona franca doganale, in assenza di criteri vincolanti e omogenei, possa generare incentivi indiretti al consumo di suolo, anche in aree sensibili dal punto di vista ambientale, idrogeologico, agricolo o paesaggistico”.

Correlandosi poi al quesito principale, Burani chiede quindi “se sia previsto un quadro conoscitivo regionale aggiornato e strumenti di monitoraggio condivisi sugli impatti cumulativi della logistica, e se la realizzazione delle Zls si relazioni efficacemente con gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, prevedendo un coinvolgimento effettivo delle amministrazioni locali e delle comunità nei procedimenti semplificati”.

Replicando alle sollecitazioni poste l’assessora all’Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture Irene Priolo ha quindi chiarito che “il Piano di sviluppo strategico è stato costruito con la massima attenzione per il territorio con il coinvolgimento di tutti gli enti interessati e se anche una singola particella catastale rientra nella Zls, non è consentita alcuna deroga in materia urbanistica o paesaggistica rispetto al dettato dell’attuale legge urbanistica regionale”.

Ricordando poi come la Zona logistica semplificata non modifica in alcun modo le prerogative degli enti in materia urbanistica, Priolo ricorda come la Zls si sostanzi in procedure più snelle, premialità in specifici bandi e in crediti d’imposta. “La Zls – conclude l’assessora Irene Priolo – per noi è una strategia e l’eventuale Zona franca doganale sarà ricompresa nelle aree pubbliche della Zls e nulla più verrà richiesto rispetto alle dotazioni attuali, mentre rimane forte il nostro impegno a perseguire gli obiettivi di multimodalità e per una logistica sempre più sostenibile”.

Paolo Burani, nel dichiararsi soddisfatto per le risposte ottenute, ha approvato “le parole di chiarezza sulla Zfd che è una cosa nuova e potrebbe generare diverse ambiguità. Molto bene anche le dichiarazioni contro il consumo del suolo e nell’impegno per l’incentivazione del trasporto ferroviario. Ora, per chiudere il percorso, sarebbe il caso di dare tempi certi anche per la discussione della prossima legge regionale urbanistica”.

(Luca Boccaletti)

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