“Qual è il reale stato dei tempi di attesa in regione?”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione a risposta immediata discussa in aula, da Valentina Castaldini (Forza Italia), che chiede alla giunta di fornire questo dato “senza escludere gli utenti inseriti in prelista ma che non hanno ricevuto un appuntamento nei tempi previsti”.
“Come riferito da alcuni quotidiani (come il Fatto Quotidiano) – rimarca la consigliera – sembra che il ministero della Salute abbia contestato i dati relativi ai tempi di accesso forniti da alcune regioni, tra le quali l’Emilia-Romagna, in quanto non corrispondenti alla realtà”. Prosegue: “L’Emilia-Romagna ha attivato il sistema delle ‘preliste’ per non lasciare soli i cittadini che, non trovando appuntamenti disponibili per l’accesso a una prestazione, avrebbero dovuto essere presi in carico dalle strutture regionali e ricontattati con un appuntamento entro i tempi stabiliti”. Spiega Castaldini: “L’utente che viene inserito in prelista viene conteggiato, ai fini statistici, come un cittadino cui è stato fornito un appuntamento nei tempi massimi, anche se poi non viene realmente ricontattato o se l’appuntamento proposto è oltre il termine stabilito”. Evidenzia: “Sistema che falsa le statistiche, collocando fittiziamente la sanità regionale ai vertici delle classifiche nazionali”. Conclude: “Peraltro, sembra che la direzione generale dell’assessorato regionale abbia chiesto al ministero di posticipare la pubblicazione di questi dati”.
La risposta arriva in aula dall’assessore regionale Massimo Fabi: “Ridurre le liste d’attesa è per noi priorità, l’indice di performance in regione è pari al 72%, la lettere della direzione riguarda le modalità sull’utilizzo dei dati, in rappresentanza però di tutte le amministrazioni regionali italiane”. Prosegue: “A livello regionale continueremo a fare riferimento ai dati d’attesa con aggiornamento settimanale, non risulta che il ministero della Salute abbia contestato i dati forniti dalle Regioni, tantomeno quelli dell’Emilia-Romagna”.
La replica di Castaldini: “Bene che non ci siano contestazioni dal ministero, ma resta il fatto che le ‘preliste’ non funzionano, i cittadini devono avere certezze rispetto alle richieste di sanità”.
(Cristian Casali)



