“Quali le implicazioni per i ritardi nell’approvazione del piano di potenziamento delle cure palliative per il 2025?”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, da Valentina Castaldini (Forza Italia), che, in particolare, vuole sapere “se ci saranno problemi rispetto ai finanziamenti statali collegati”.
“Con la legge finanziaria nazionale – si legge nel testo dell’atto – il fondo destinato alle cure palliative è stato incrementato con ulteriori 10 milioni di euro annui, a partire dal 2025”.
La consigliera spiega che il piano doveva essere presentato entro il 30 gennaio scorso: “In Emilia-Romagna, al contrario di altre regioni, il piano non è ancora stato approvato nonostante il termine sia passato da oltre 5 mesi”. Rimarca: “La mancata presentazione nei termini di legge del piano potrebbe vedere decurtata la sanità regionale di parte dei finanziamenti statali”.
La risposta in aula dall’assessore regionale Massimo Fabi: “Una quota del fondo nazionale è assegnata annualmente per le cure palliative, più di 9 milioni in Emilia-Romagna nel 2024, la scadenza del 30 gennaio riguarda una quota aggiuntiva”. Entra nello specifico: “Da sempre siamo impegnati nel rafforzamento della rete regionale delle cure palliative, è in atto un confronto con i professionisti, la macchina verrà sincronizzata nel 2026”.
La replica di Castaldini: “È importante rispettare le scadenze, serve rigore come accade nelle altre regioni, in particolare su tematiche delicate come questa”.
(Cristian Casali)



