Ambiente e territorio

Castaldini (Fi): serve chiarezza sulle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni

Nella risposta la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo ricorda come gli eventi di maggio siano stati di tipo straordinario

Dopo l’alluvione dello scorso maggio vanno aggiornate le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni?

E’ questo in sintesi quanto chiesto, in un’interrogazione, da Valentina Castaldini (Fi) alla giunta per fare il punto su eventuali connessioni tra le mappe di rischio (e tempistiche di loro aggiornamento) e i danni delle alluvioni dello scorso maggio, in quanto, osserva la forzista, “sovrapponendo l’area delle zone alluvionate durante gli eventi dello scorso maggio con le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni dell’Emilia-Romagna si evidenziano diverse aree, a livello regionale, per le quali non erano presenti rischi alluvionali che sono però state oggetto di inondazioni e alluvioni”.

Per la giunta ha risposto la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo che ha ricordato come le mappe in questione vadano aggiornate ogni sei anni e che sono in corso valutazioni anche alla luce del fatto che l’alluvione di maggio è stata straordinaria, ovvero, avendo portato a valle anche fango e materiale proveniente da boschi e foreste montane, ha avuto un effetto inatteso rispetto al fatto che i “modelli” su cui si basano le mappe di rischio alluvionale si basavano su alluvioni non straordinarie.

Parole alla luce delle quali Castaldini ha osservato che la risposta di Priolo è di fatto affermativa sulla necessità di modificare le modalità di realizzazione delle mappe di rischio.

(Luca Molinari)

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