“Indicare quali termovalorizzatori dovranno accogliere le 8mila tonnellate al mese di rifiuti della città di Roma”.
A porre il quesito è Luca Cuoghi (Fdi) il quale ricorda la decisione presa dalla giunta regionale nei primissimi giorni del 2024 di accogliere per un periodo di tre mesi i rifiuti della città di Roma. Oltre alle 1.200 tonnellate indirizzate ai termovalorizzatori Iren di Piacenza o di Parma, rimarca ancora il consigliere, la delibera dell’esecutivo regionale destinava poi “un quantitativo massimo di 8.000 tonnellate al mese al termovalorizzatore più prossimo fra quelli gestiti da Herambiente S.p.A., con flessibilità – al bisogno – verso gli altri impianti di recupero energetico R1 del medesimo gestore.”
In risposta alle sollecitazioni poste, l’Assessore all’ambiente Irene Priolo ha chiarito che “per termovalorizzatore più prossimo, si intende quello geograficamente più vicino alla città di Roma, quindi si parla dell’impianto di Bologna. Ovvio che se si verificasse un fermo impianto in tale struttura si procederebbe alla ridistribuzione del quantitativo, ma fino ad ora questa emergenza non si è verificata.”
Cuoghi si è quindi dichiarato parzialmente soddisfatto delle informazioni date, rimarcando che “l’emergenza è stata dichiarata dal comune di Roma è datata 26 dicembre a cui il 27 dicembre Hera aveva prontamente risposto dando la disponibilità a trattare i rifiuti nei suoi impianti. Solo successivamente è arrivata la delibera della giunta, quindi viene da chiedersi se Hera è al servizio della Regione o viceversa.”. L’esponente di Fratelli d’Italia, poi, conclude la sua replica chiedendo “se la decisione presa, seppure in un momento emergenziale, sia compatibile con il draconiano piano aria appena approvato, soprattutto in un periodo delicato per la Pianura Padana quale è la stagione invernale.”
(Luca Boccaletti)