Sospendere la nuova programmazione dei treni passanti da Porretta a Pianoro fino a quando non sarà realizzato il raddoppio della linea ferroviaria da Bologna a Sasso Marconi. Ciò per impedire il ripetersi di gravi disagi e disservizi a tutto il territorio della Media e Alta Valle del Reno, compreso il territorio della provincia di Pistoia, interessato dalla linea Porretta-Pistoia. Lo chiede con un’interrogazione a risposta immediata in Aula Michele Facci (Gruppo Indipendente).
“Rispetto al futuro passante ferroviario da Pianoro a Porretta, il piano in vigore dal primo giugno ha determinato la modifica della programmazione di tutti i treni circolanti sulla linea Porrettana fino a Pianoro, con lo spostamento in avanti di 15 minuti di tutte le partenze dei treni. La nuova programmazione ha già causato enormi disagi ai passeggeri, pendolari e non, stante l’incompatibilità dei nuovi orari dei treni con le aperture e chiusure dei luoghi di lavoro e studio, con la conseguente necessità di dovere anticipare o posticipare le proprie abitudini di vita e aumentare, di fatto, i tempi di percorrenza casa-lavoro. Ancora una volta non si è tenuto preventivamente conto delle istanze e delle segnalazioni puntualmente formulate dai territori e dagli Enti locali”.
Ha risposto l’assessore al Welfare Igor Taruffi: “Il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano è un obiettivo strategico importante e il progetto del passante ferroviario si inserisce in questo percorso. In questa prima fase è evidente che l’innovazione ha comportato criticità e serve migliorare questa scelta che ha una valenza strategica. Il ministero dei Trasporti deve fare la propria parte e stanziare risorse per il potenziamento che da tanti anni si sta aspettando. Concordo sul fatto che occorre cambiare alcune delle coincidenze e intervenire per limitare le criticità”.
Il consigliere ha replicato: “La mia richiesta era di sospendere la programmazione e nella risposta si suggerisce di adeguare l’infrastruttura come da tutti richiesto. Ma per questo dobbiamo aspettare il raddoppio e poi fare la linea passante. L’unica soluzione è prendere atto che lo studio di fattibilità era sbagliato”.
(Lucia Paci)