E’ vero quanto dichiarato dalla Regione secondo cui l’attuale numero di unità di sangue a disposizione è sufficiente a soddisfare il fabbisogno per gli interventi chirurgici programmati, oppure risponde a verità la notizia riportata da alcuni quotidiani secondo cui gli interventi chirurgici nella provincia di Bologna sarebbero a rischio per la mancanza di sangue necessario sia per le operazioni che per i pronto soccorso?
A chiederlo è il gruppo di Fratelli d’Italia che riporta la dichiarazione del Direttore generale dell’Ausl di Bologna, il quale, commentando la diminuzione delle donazioni di sangue nei primi mesi del 2022, ha sottolineato come il recupero delle liste di attesa chirurgiche “è una sfida che si può vincere solo con il sostegno dell’intera comunità dei donatori di sangue”.
Nel recepire le segnalazioni sulla carenza di sangue provenienti da più parti del territorio e raccogliendo l’allarme lanciato dal Presidente della provincia di Bologna di Avis, secondo la quale “non siamo più autosufficienti per il nostro fabbisogno di sangue”, Fratelli d’Italia chiede anche all’esecutivo regionale “quali interventi si intendono intraprendere per risolvere l’emergenza e quali provvedimenti si intendono adottare nei confronti di chi ha, fino ad ora, sottovalutato la situazione o, peggio, volutamente omesso di intervenire”.
Replicando alle domande poste, l’assessore alle Politiche per la salute ha sottolineato che “al di là della carenza endemica di sangue durante i mesi estivi, per una naturale flessione nelle donazioni, ribadisco come al momento non vi siano emergenze in atto. Siamo e rimaniamo autosufficienti riguardo al sangue disponibile, semmai vi possono essere problemi nel conferire sangue alle regioni che hanno questa emergenza”.
Decisamente non soddisfatto della risposta il gruppo di Fratelli d’Italia. “La risposta data in un primo momento a un nostro specifico atto ispettivo -prosegue il gruppo consiliare- è del tutto collidente con quanto dichiarato ai giornali dall’Ausl di Bologna e l’appello alla donazione fatto oggi poteva essere anticipato di svariate settimane. Al di là dei giudizi semantici sulle domande poste, è evidente che sulla vicenda qualcuno abbia sbagliato qualcosa”.
(Luca Boccaletti)
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