La giunta dica se intende “sottoscrivere un Patto per la Natalità insieme a enti locali, sindacati, imprese, scuola, atenei, associazioni ambientaliste, terzo settore e volontariato, professioni, Camere di commercio e banche, per delineare la cornice strategica e le direttrici dei successivi accordi operativi e strategie attuative necessari per raggiungere l’obiettivo condiviso dell’aumento della natalità”. Forza Italia lo ha chiesto durante il Question time. La risposta è arrivata dall’assessora al Welfare.
Gli azzurri ricordano che negli ultimi 10 anni il calo della natalità è evidente perché “in Emilia-Romagna i nati nel 2020 sono stati 29.861 contro i 41.306 del 2010”. Forza Italia parla di “emergenza natalità” che ha bisogno di “politiche strutturali che si integrino con il rafforzamento delle comunità, il welfare generativo, la transizione ecologica e digitale e che la responsabilità vada condivisa fra tutti gli attori politici, economici e sociali”. Per l’Istat, se non si inverte la tendenza al 2050 ci saranno 5 milioni di persone in meno, con meno lavoratori, più anziani e più bisogni di cura della persona. Dopo aver ricordato anche l’appello per politiche a favore della famiglia lanciato dal presidente della Repubblica e dal presidente della Regione, Fi ha sottolineato che “la Regione Emilia-Romagna ha un’esperienza virtuosa di politiche strategiche in un’ottica di collaborazione multilivello nel Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto a inizio legislatura, fra 60 firmatari che condividono un progetto di rilancio e sviluppo dell’Emilia-Romagna fondato sulla sostenibilità”. Ma nel Patto “deve esserci anche un patto per la natalità”. La denatalità, ha evidenziato Fi, deve “diventare un’emergenza come la transizione ecologica, il clima e l’ambiente”.
Il Patto per il lavoro e il clima “è uno strumento che è stato attivato. La crisi demografica è una sfida da affrontare per scongiurare la sostenibilità del sistema economico, per riuscire a fare innovazione e sostenere la tenuta dei sistemi di welfare e pensionistici. Gli obiettivi del Patto toccano impegni che la Regione porta avanti da tempo, tra cui l’investimento sui servizi educativi e dell’infanzia. La Regione è tra le prime in Italia per la tutela e l’attenzione alle fascia 0-3 anni e 3-6. Il Fondo sociale è stato aumentato anche per sostenere natalità (ci sono 350mila euro in più nel 2022). E ancora facilitazione per famiglie numerose per il trasporto urbani con aumento fascia Isee”.
Castaldini ha replicato che “la prima responsabilità è sua, assessora, poi nostra. Lei ha fatto l’elenco delle cose fatte da 50 anni, ma gli asili non hanno aiutato ad aumentare la natalità”.
(Gianfranco Salvatori)
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