Contributi pubblici regionali per permettere ai nidi e alle scuole dell’infanzia pubbliche e paritarie, in particolare quelle collocate in Comuni di piccole dimensioni, di poter acquistare apparecchiature di raffrescamento.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Tommaso Fiazza (Lega) che ricorda come nonostante il grande caldo e il fatto che le molto scuole sono aperte anche in estate per varie attività, “la maggior parte delle strutture dedicate alla fascia 0-6 anni non possono contare su apparecchiature rinfrescanti, costringendo bambini/e, educatori e personale a trascorrere le giornate in aule “bollenti”: sono diverse le segnalazioni di bambini che non pranzano per il caldo, sono nervosi e infastiditi dalle alte temperature o addirittura si svegliano dal riposino pomeridiano con la febbre e da notizie di cronaca si è appreso che nei giorni scorsi, in alcune scuole paritarie, bambini ed insegnanti hanno deciso di restare a casa per non passare le giornate in spazi con quaranta gradi”.
“La Regione è intervenuta sul campi estivi perché ne ha competenza, ma non ne ha diretta competenza sulle scuole per l’infanzia che sono di competenza dei Comuni, ma nonostante questo -spiega l’assessore alla Scuola Isabella Conti– stiamo procedendo a un monitoraggio della situazione per capire i problemi che ci sono nei vari Comuni e intervenire caso per caso per proporre situazione anche valutando di prevedere linee di finanziamento”.
(Luca Molinari)



