Esplicitare il giudizio sul progetto del parco eolico “Parma A”, nonché all’annunciato progetto “Parma B” e, in particolare, se sia già stato depositato un parere o, piuttosto, sia già stato conferito chiaro mandato al rappresentante nominato dalla Regione in seno alla Commissione di valutazione di opporsi a entrambe i progetti.
Con questa richiesta il capogruppo della Lega Tommaso Fiazza sollecita la giunta regionale sul progetto di maxi parco eolico presentato dalla società “Duferco sviluppo Spa”, attualmente in fase di autorizzazione presso il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Fiazza specifica come il parco, previsto tra le valli parmensi e piacentine del Taro e del Ceno, “insisterebbe in particolare sui territori dei comuni parmensi di Borgotaro, Bedonia, Compiano, Bardi, Bore e Valmozzola, oltre a Morfasso, in provincia di Piacenza, e sarebbe costituito da quarantasette pale eoliche dall’altezza di 125 metri installate lungo i crinali della dorsale appenninica”, un progetto definito dal consigliere come “ben lungi dall’essere ‘green’, pur producendo energia elettrica grazie al vento”.
Rimarcando l’insostenibilità ambientale per i territori interessati dei due progetti, Fiazza rimarca le cementificazioni, gli sbancamenti e le infrastrutture necessarie “per la messa in opera di pale eoliche di tali dimensioni, solo per il primo progetto si parlerebbe di 4 anni di lavoro e del transito di oltre 20mila camion, sia per l’alterazione che le stesse porterebbero allo skyline del crinale appenninico compromettendone l’attrattività turistica, quindi danneggiandone in maniera irreversibile l’economia”.
Ricordando la contrarietà espressa da amministratori locali, tessuto economico caratterizzato da numerose filiere di eccellenza e cittadini nei vari incontri pubblici che si sono tenuti sui territori interessati da tali progetti, il leghista sottolinea la nomina dell’esperto che parteciperà con diritto di voto a tutta l’attività istruttoria per conto della regione e, a fronte delle dichiarazioni stampa rilasciate da alcuni consiglieri regionali del centrosinistra sul diniego opposto dalla giunta de Pascale, origina il proprio question time sollecitando l’esecutivo regionale ad esplicitare il proprio giudizio sul parco eolico.
Replicando alle sollecitazioni poste, l’Assessora all’Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture Irene Priolo ha chiarito che “sul sito ‘Parma A’ siamo in fase istruttoria ed entro la fine di ottobre dovranno pervenire al Ministero le osservazioni degli enti coinvolti e poi il proponente avrà dai 3 ai 6 mesi di tempo per riproporre il progetto. Il 17 ottobre la Regione ha già incontrato gli enti interessati ed ha effettuato uno specifico sopralluogo. Dai passi compiuti, sono già emerse numerose criticità ed un diniego chiaro da parte dei Comuni interessati, mentre le osservazioni regionali saranno comunque consegnate nei tempi prefissati. Per quanto riguarda il sito ‘Parma B’, invece, ancora nulla è ufficialmente stato comunicato ma, se venisse presentato, questo secondo progetto verrà accorpato come corpo unico al sito ‘Parma A’. Come si può notare, la Regione sta facendo ampiamente la sua parte, auspico che tutti vogliano impegnarsi in tal senso per quanto di competenza”.
Fiazza, in ragione delle risposte ottenute, ha quindi espresso una parziale soddisfazione. “Alla luce delle puntuali risposte fornite -ha specificato il capogruppo- rilevo che la Regione non si sia ancora formalmente pronunciata sui progetti in quanto siamo ancora in fase istruttoria. Non capisco quindi le affermazioni fatte da alcuni consiglieri regionali parmigiani del Pd su dinieghi certi già espressi. Volendo rispondere all’invito dell’Assessora Priolo sul lavorare tutti nella medesima direzione, auspico che anche a Bruxelles il Pd voglia comportarsi di conseguenza senza appoggiare politiche energetiche così negative”.
(Luca Boccaletti)



