Salvaguardare la stagione estiva dei Lidi di Comacchio, in provincia di Ferrara.
Il consigliere della Lega, Tommaso Fiazza, chiede alla Regione di salvaguardare la stagione estiva 2025 dei Lidi di Comacchio, a fronte della sentenza emessa dal TAR che annulla il permesso del Comune di estendere l’orario degli eventi fino alle 2 di notte agli stabilimenti balneari.
“Il 17 marzo il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha emesso una sentenza che annulla le deroghe introdotte dal Comune di Comacchio nel Regolamento comunale riguardante gli spettacoli all’aperto. Queste deroghe – spiega il consigliere – permettevano agli stabilimenti balneari di estendere l’orario degli eventi fino alle 2 di notte, aumentare la durata delle manifestazioni da 4 a 6 ore e incrementare il numero di giorni annui in cui era possibile organizzare eventi da 16 a 40, di cui 30 nel periodo estivo. Il TAR ha giudicato tali ampliamenti “eccessivi e non ragionevoli”, ritenendo che potessero alterare la concorrenza a scapito delle attività al chiuso e compromettere il diritto al riposo notturno dei residenti.
Secondo Fiazza questo potrebbe avere un impatto economico sugli stabilimenti, che basano parte dei loro incassi su eventi serali, e potrebbe compromettere l’attrattiva turistica di una zona già di per sé svantaggiata rispetto ad altre località della costa. Per questo chiede alla giunta “quali iniziative intenda assumere per salvaguardare la stagione estiva 2025 dei 25 chilometri del litorale dei Lidi di Comacchio e per evitare che l’autonomia nella regolamentazione in deroga dei Comuni, prevista da delibera regionale, venga messa in discussione da questa e ulteriori sentenze nonché e se intenda fissare in legge regionale le soglie massime di deroga consentite”.
L’assessore alle Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili, Giovanni Paglia, ha risposto che “la giunta con una delibera del 2020 ha individuato i criteri per la disciplina delle attività rumorose temporanee e ha precisato che i comuni, sulla base di determinate prescrizioni, adottino uno specifico regolamento delle attività. La direttiva consente al Comune di Comacchio di modificare il limite orario, previa valutazione, fermi restando i limiti acustici stabiliti dalla normativa regionale. Sarà quindi il Comune, in base ai criteri predisposti dalla Regione, a fare la valutazione. La giunta non ritiene necessaria, né opportuna, la modifica della normativa regionale applicabile”.
Il consigliere Tommaso Fiazza ha risposto che” da una parte mi fa piacere, perché si prende contezza del problema, ma dall’altra trovo vada a scaricare troppo sulle amministrazioni. Credo che la Regione possa intervenire andando a fissare un massimo di decibel, da un punto di vista sonoro o di orario, in modo che i Comuni possano decidere in serenità”.
(Giorgia Tisselli)