Infrastrutture e trasporti

Gibertoni (Misto): rivedere la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo

La capogruppo sottolinea come l’opera sia “sovradimensionata rispetto agli attuali volumi di traffico”

“Rivedere il Piano Regionale Integrato dei Trasporti ‘PRIT 2025’ relativamente alla previsione della Bretella Campogalliano-Sassuolo, evitando, come chiesto dalle comunità locali la realizzazione di un’opera sovradimensionata rispetto agli attuali volumi di traffico e alle soluzioni già esistenti sulla viabilità locale”.

A sollecitare la giunta in tal senso è Giulia Gibertoni (gruppo Misto), la quale sottolinea come l’opera costituisca, “per la quasi totalità, un inutile duplicato dispendioso e insensato oltre che insostenibile sotto il profilo ambientale”. La capogruppo, poi, fa seguire il proprio atto ispettivo a “uno specifico Ordine del Giorno del consiglio comunale di Modena che chiede di rivedere il progetto ma mi pare che di quella richiesta la giunta Bonaccini voglia fare carta straccia segnalandosi per voler difendere strenuamente i propri errori”.

L’infrastruttura a pagamento, che dovrebbe rappresentare il collegamento tra la A22 e la SS 467 “Pedemontana” nella direttrice Nord-Sud e tra la tangenziale di Modena e la SS9 “Via Emilia” nella direttrice Est-Ovest, per la capogruppo “duplicherebbe la superstrada già esistente e gratuita, mentre la parte che potrebbe avere un senso è solo il lotto di collegamento fra sistema autostradale, tangenziale di Modena e nuovo scalo ferroviario di Marzaglia”.

Anche da un punto di vista della sostenibilità economica la consigliera bolla il progetto come “sempre più fallimentare”, come testimoniato dalla società “Autostrada Campogalliano Sassuolo Spa” che nel 2021 e nel 2022 “aveva formulato istanza di revisione del piano economico finanziario (per costi lievitati dai 422 milioni iniziali ai 514 milioni attuali), e avrebbe richiesto, inoltre, la proroga biennale del termine di scadenza della pubblica utilità”.

Rimarcando poi come nella compagine azionaria della società che dovrebbe sovrintendere la costruzione dell’opera “sono presenti tre soci in difficoltà finanziarie: Coopsette Società Cooperativa (che detiene il 14,48%) è in liquidazione coatta amministrativa con stato di insolvenza, Consorzio Stabile Coseam Italia S.p.A. (che detiene il 2,33%) è in procedura fallimentare e Cordioli & C. s.r.l (che detiene lo 0,30%) è in liquidazione volontaria e amministrazione straordinaria per stato di insolvenza”, Gibertoni conclude l’atto ispettivo con l’auspicio generale di “voler eliminare opere altrettanto insostenibili come l’Autostrada Regionale Cispadana”.

Replicando alle sollecitazioni poste, l’assessore a Mobilità, trasporti e infrastrutture Andrea Corsini ha chiarito che “non è il PRIT lo strumento che definisce la fattibilità delle opere, ma pianifica le infrastrutture strategiche della Regione. Confermo quanto la bretella sia fondamentale sia per noi sia per lo Stato. Analogo ragionamento, poi, anche per la Cispadana, che è opera di importanza strategica di livello regionale”.

Giulia Gibertoni si è quindi dichiarata non soddisfatta delle risposte ottenute e ha sottolineato come “il futuro necessario sarebbe il trasporto su ferro, mentre qui si parla solo della gomma posponendo sine die la pianificazione del trasporto ferroviario. Prendo atto di come per questa giunta affrontare seriamente il tema della bretella Campogalliano-Sassuolo e della correlata Autostrada Cispadana costituisca un vero e proprio tabù.”

(Luca Boccaletti)

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