Sanità e welfare

Gibertoni (Misto): seguire l’esempio di Roma e prevedere ospedali veterinari pubblici

L’assessore Raffaele Donini, nel sostenere il progetto romano, spiega, però, che “l’iniziativa parte dall’amministrazione comunale capitolina e non dall’amministrazione regionale”

Giulia Gibertoni

“Realizzare ospedali veterinari pubblici su tutto il territorio regionale, in cui siano garantiti servizi di pronto soccorso e cure agli animali a costo zero (in particolare per chi fatica a permettersi cure per i propri animali, in base alle fasce di reddito), con anche alcuni servizi attivi sulle 24 ore”.

La richiesta, con un’interrogazione a risposta immediata in aula rivolta alla giunta regionale, arriva dalla capogruppo del misto, Giulia Gibertoni.

La stessa normativa comunitaria, statale e regionale in materia, si legge nell’interrogazione, inquadra gli animali come “esseri senzienti” e quindi soggetti a tutele, con particolare attenzione al loro benessere (a partire dalle cure sanitarie veterinarie).

È notizia di questi giorni, spiega la consigliera, “che la città di Roma avrà il suo primo ospedale veterinario pubblico (un investimento da 6 milioni di euro), con l’accesso gratuito ai servizi di cura per gli animali (con anche il servizio di pronto soccorso attivo sulle 24 ore)”. L’ospedale romano, aggiunge, “sorgerà all’interno del canile municipale di Muratella, sfruttando una superficie di 670 metri quadrati”.

In questa fase di crisi del sistema economico, Gibertoni propone “di introdurre, come già accade in numerose realtà del paese, il veterinario gratuito per le famiglie al di sotto di una certa soglia di reddito, anche per contrastare la piaga degli abbandoni di animali”.

La risposta arriva in aula dall’assessore Raffaele Donini, che ribadisce l’impegno della Regione Emilia-Romagna a difesa del benessere degli animali. L’esponente della giunta, poi, nel sostenere il progetto romano specifica, però, che “l’iniziativa parte dall’amministrazione comunale capitolina e non dall’amministrazione regionale”.

In replica Gibertoni ribadisce “che il progetto di Roma deve fare scuola, le amministrazioni regionali possono intervenire con una pianificazione territoriale, devono fare di più anche investendo risorse”.

(Cristian Casali)

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