“Per il servizio sanitario regionale servono risorse adeguiate”.
È Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) a sollecitare, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, la giunta regionale a richiedere al governo nazionale di “rispettare il dettato costituzionale”.
“I bilanci d’esercizio delle aziende sanitarie per il 2024 – spiega il consigliere – evidenziano un disavanzo complessivo pari a 194.850.623 euro, non derivante da inefficienze gestionali o sprechi, ma da fattori strutturali, a partire dal sottofinanziamento del fondo sanitario nazionale”. Prosegue: “La Regione Emilia-Romagna ha scelto, anche quest’anno, di coprire integralmente questo disavanzo con risorse proprie, stanziando 188 milioni di euro dal risultato di amministrazione e 9,4 milioni dal fondo per le spese impreviste”. Rimarca: “A livello nazionale, il disavanzo complessivo del sistema sanitario ha superato i 2,5 miliardi di euro nel 2024, con numerose regioni che presentano squilibri ben più marcati rispetto all’Emilia-Romagna”. Conclude: “L’assessore regionale alla Sanità ha ribadito che con questa situazione anche regioni virtuose come l’Emilia-Romagna non potranno garantire gli attuali livelli di qualità e accessibilità”.
La risposta arriva in aula dalla sottosegretaria alla presidenza regionale, Manuela Rontini: “La sanità pubblica italiana si trova in un contesto difficile, l’incremento del fondo sanitario nazionale aumenta solo dell’1,8 per cento, mancano risposte da Roma nonostante l’evidente aumento dei costi per il sistema”. Rimarca: “L’assessore Fabi si impegna a chiedere un adeguamento del fondo nazionale, per rispondere alle esigenze della sanità regionale, a partire da quelle del personale; importante poi l’aspetto dei farmaci innovativi, l’obiettivo è quello di avere un sistema sanitario sempre più efficiente, abbiamo per questo previsto azioni trasversali a sostegno della sostenibilità economica”.
Gordini, in replica, dichiara di essere soddisfatto della risposta.
(Cristian Casali)