Mobilità sanitaria interregionale, serve regolare i flussi. A chiederlo, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, rivolta alla giunta, è Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) che interviene così sulle dichiarazioni del presidente de Pascale sul tema dei pazienti che da fuori regione decidono di venirsi a curare in strutture sanitarie emiliano-romagnole.
In particolare, il consigliere menziona il caso dell’Istituto ortopedico Rizzoli a Bologna. “Il Rizzoli – spiega – ha, per l’anno 2024, un indice di dipendenza della struttura dalla popolazione fuori regione del 50.62%, mentre la media regionale (sempre sul 2024) arriva al 12,62%”. Sulle cause: “Rilevante è il numero di ricoveri collegati ad accessi al pronto soccorso del Rizzoli da parte di pazienti provenienti da altre regioni”. Rimarca Gordini in aula: “Diventa essenziale, come indicato dal presidente de Pascale, perseguire una strategia di governo condiviso sulla mobilità sanitaria, fondata su accordi interregionali e su un più attento monitoraggio delle attività, anche in ambito liberoprofessionale, così da garantire un equilibrio sostenibile tra il diritto di ciascun cittadino a scegliere dove curarsi e la responsabilità della Regione Emilia-Romagna di assicurare ai propri residenti un accesso equo, tempestivo e di qualità alle prestazioni sanitarie”. Evidenzia: “Le liste d’attesa per i pazienti dell’area metropolitana bolognese restano lunghe, sia per gli interventi di traumatologia semplice sia per quelli di traumatologia complessa”.
Il consigliere vuole, quindi, sapere dalla giunta regionale “come si intenda venire incontro ai bisogni di salute dei cittadini dell’area metropolitana bolognese, senza intaccare le eccellenze e le attività di alta complessità che caratterizzano l’istituto Rizzoli, garantendo che, nella rete ortopedica metropolitana, siano fornite risposte più efficienti”. Chiede, inoltre, “come si intenda operare affinché sia resa possibile un’attenta regolazione dei flussi di mobilità sanitaria interregionale, così da contemperare l’accoglienza dei pazienti esterni con il diritto dei cittadini emiliano-romagnoli a un accesso tempestivo e di qualità alle cure”.
La risposta arriva in aula dall’assessore regionale Massimo Fabi: “Non c’è dubbio che l’istituto ortopedico Rizzoli rappresenti un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale nel campo dell’ortopedia e della traumatologia, I ricoveri al Rizzoli riguardano esterni per il 47%, situazione analoga si verifica anche in altre strutture del bolognese, l’Emilia-Romagna sta curando l’Italia. Emerge, come ha già detto in maniera molto chiara il presidente de Pascale, che questa mobilità, in aumento negli ultimi anni, non è più sostenibile per il sistema, banalmente le tariffe che vengono applicate non coprono i costi”.
La replica di Gordini: “Vanno rivedere alcune regole, con l’obiettivo di dare risposte a tutti i cittadini”.
(Cristian Casali)



