“Avviare, in collaborazione con Aziende sanitarie e Comuni, una ricognizione del patrimonio immobiliare inutilizzato di proprietà del Servizio sanitario regionale, per una possibile riconversione a fini abitativi con destinazione temporanea o stabile al personale infermieristico e alle altre professioni sanitarie”.
Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) avanza la proposta con un’interrogazione alla giunta, previa ricognizione del patrimonio immobiliare inutilizzato delle varie Aziende sanitarie regionali.
Ricordando come l’emergenza abitativa, soprattutto in aree urbane e turistiche, sia determinata sostanzialmente dall’elevato costo degli affitti, che “rappresenta un ostacolo significativo al reclutamento e alla permanenza del personale sanitario, in particolare infermieristico, con ripercussioni sulla continuità dei servizi e sulla qualità dell’assistenza”, Gordini sollecita una ricognizione del patrimonio immobiliare ‘non funzionale’ delle varie Asl in quanto “la valorizzazione a fini sociali o abitativi di beni pubblici inutilizzati potrebbe costituire una leva strategica per contrastare la carenza di personale sanitario”.
In risposta alle sollecitazioni poste, l’assessore alle Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili Giovanni Paglia ha confermato “che la sollecitazione posta deve essere colta, in quanto una delle questioni fondamentali che ruota intorno al tema della casa è la tenuta dei servizi fondamentali, in primis quelli sanitari”.
Paglia, nell’annunciare una specifica ricognizione in tal senso in collaborazione con i vari Comuni e le Asl, ha poi specificato che “nel prossimo piano casa che stiamo approntando, non solo sono previsti specifici interventi sul patrimonio immobiliare delle Asl, ma prevediamo anche che una specifica quota di immobili venga destinata ai lavoratori pubblici”.
Giovanni Gordini si è quindi dichiarato soddisfatto delle parole dell’Assessore Paglia e ha sottolineato che “quello assunto dalla giunta è un impegno importante, su cui noi siamo chiamati a vigilare anche nell’ottica del mantenimento della qualità del servizio sanitario regionale”.
(Luca Boccaletti)



