“Quali le intenzioni della Regione Emilia-Romagna in merito all’ospedale di Bobbio (in provincia di Piacenza), in termini di investimenti, personale e reparti?”.
Sono Matteo Rancan e Valentina Stragliati della Lega che, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, vogliono sapere dall’esecutivo regionale cosa intenda fare per l’ospedale piacentino, che “dovrebbe essere trasformato in ospedale di montagna”.
Anche se, spiega Stragliati in Assemblea, “non è ancora stato chiarito cosa si intenda per ospedale di montagna”. “Riportare un Osco (ospedale di comunità) – aggiunge – a condizione di ospedale, anche se piccolo, richiede investimenti importanti, come l’inserimento in forma stabile di personale medico (oltre che infermieristico) adeguato a svolgere attività chirurgiche, con servizi diagnostici propri, quali le unità operative di base (chirurgia, medicina, ostetricia e ginecologia), oltreché gli altri servizi essenziali per garantire il rispetto dei livelli minimi di assistenza (cardiologia, radiologia, dialisi, laboratorio analisi, fisioterapia, farmacia e pediatria)”. Sul tema Stragliati rileva che “è più che mai necessario rafforzare i presidi sanitari periferici”. Peraltro, conclude, “a Bobbio non ci sarà più, decisione recente, neanche il medico di emergenza territoriale, specializzato nelle urgenze e a stretto contatto con il 118”.
La risposta arriva in aula dal sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, che spiega come l’ospedale continuerà a garantire tutti i servizi che attualmente offre (a partire dal pronto soccorso), riferisce poi che per riqualificare la struttura sono stati già stanziati e sono in fase di stanziamento oltre 4 milioni di euro.
Per Stragliati, in replica, “la risposta non mi soddisfa, la situazione dell’ospedale non cambierà, servono invece soluzioni concrete”.
(Cristian Casali)