Sanità e welfare

Question time Larghetti (Avs): “Garantire la piena funzionalità delle attività all’Istituto ortopedico Rizzoli”

L’assessore Fabi: “Nessun depotenziamento, anzi, è in corso una valutazione di incremento e rinnovo delle sale operatorie”

Garantire la programmata e piena funzionalità delle attività istituzionali, in elezione e in emergenza-urgenza dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. A chiederlo con un’interrogazione in aula è Simona Larghetti (Avs).

“Secondo quanto riportato dagli organi di informazione, – spiega la capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – il direttore generale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Andrea Rossi, ha annunciato ai direttori dei Dipartimenti e a tutti i primari la sospensione di tutta l’attività chirurgica programmata nel periodo che va dal 12 dicembre al 7 gennaio prossimi. Come ogni anno, nel periodo delle festività natalizie, l’attività di chirurgia programmata viene ridotta per circa due settimane, mentre per il 2025 è stato deciso di estendere il periodo di una ulteriore settimana – specificando che – rimarrebbero escluse da tale rimodulazione l’attività ortopedica oncologica e pediatrica, così come le attività di pronto soccorso e la chirurgia ortopedica e traumatologica urgente”.

Larghetti spiega che in una lettera aperta alla Regione i direttori di dipartimento dell’Istituto Ortopedico Rizzoli hanno chiesto che la rete di emergenza-urgenza ospedaliera non includa più il Rizzoli, scaricando le attività di pronto soccorso traumatologico sull’ospedale Maggiore e sul Sant’Orsola, e che venga rivisto il piano di attivazione di una unità operativa di orto-geriatria dedicata alla traumatologia dell’anziano.

“Nel contestare la decisione dei vertici sanitari regionali, i clinici dell’Istituto Ortopedico Rizzoli hanno sostenuto che oggi molti pazienti hanno assicurazioni sanitarie e dunque gli interventi sanitari privati consentono di far scorrere la lista d’attesa e ridurre i tempi anche per gli altri – mentre, sottolinea – l’assessore regionale alla Salute Fabi ha spiegato che l’attività ospedaliera privata, il cosiddetto “intramoenia”, dovrà essere eseguita in strutture sanitarie private convenzionate, come già avviene in parte”.

Pertanto, Larghetti chiede alla Giunta “quali azioni intenda mettere in campo affinché all’Istituto Ortopedico Rizzoli continui a garantire la programmata e piena funzionalità delle attività istituzionali, in elezione e in emergenza-urgenza ed in particolare come intenda regolare queste fondamentali attività con quelle libero-professionali intramoenia, anche in relazione alla ipotesi di trasferimento di queste ultime in strutture private accreditate”.

“La regione Emilia-Romagna è pienamente consapevole del ruolo importantissimo che l’Istituto Ortopedico Rizzoli ha all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, oltre che regionale – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi -. Un ruolo che nessuno ha alcuna intenzione di mettere in discussione. Venendo alle tematiche specifiche, durante il periodo della festività di fine anno, la riduzione dell’attività ospedaliera è una prassi comune in tutti gli ospedali. Nel prossimo dicembre questa riduzione al Rizzoli verrà allungata di cinque giorni lavorativi rispetto agli anni passati, per venire incontro alle esigenze di varia natura riguardanti sia l’organizzazione del personale, sia aspetti economici dovuti all’ormai sottofinanziamento strutturale. La produzione complessiva di ricovero presso il Rizzoli è in crescita del 3,5% nel 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, quindi c’è un recupero di efficienza notevole. Nessun depotenziamento, anzi, è in corso una valutazione di incremento e rinnovo delle sale operatorie, della degenza diurna chirurgica e un incremento dei posti letto per i ricoveri ordinari. – Inoltre, continua – il tema della libera professione “intramoenia”, che è un diritto dei professionisti, andrà affrontato per ottemperare ai mutati, nonché aumentati, bisogni di salute della popolazione, che verranno gestiti in un’ottica di rete, come richiesto dalla conferenza territoriale, sociale e sanitaria metropolitana”.

Nella replica Larghetti ha detto di ritenersi soddisfatta perché “abbiamo riportato concretezza al dibattito. Non si tratta di una perdita di capacità operativa del Rizzoli, ma di un leggero trend di aumento. Non si tratta di un’eliminazione della possibilità della libera professione, ma di una riproporzione di questa attività”.

(Giorgia Tisselli)

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