Richiedere al governo e in tutte le sedi istituzionali una modifica del decreto per il reclutamento del personale scolastico attualmente in discussione, che preveda il ripristino dei percorsi formativi abilitanti all’insegnamento non penalizzanti per il
personale precario e la totale eliminazione delle selezioni concorsuali con quiz a crocette.
A chiederlo, con un question time in Aula, è la Lega, che sottolinea come “una delle principali criticità del Decreto, segnalata da parti sociali e rappresentanti politici, è il rischio reale che i precari della scuola con 36 o più mesi di insegnamento debbano ora lavorare un anno part-time per ottenere l’abilitazione. Il ministro dell’Istruzione, però, ha fino ad ora ignorato la richiesta pervenutagli dalle organizzazioni sindacali e da più forze politiche di ripristinare i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento”.
L’assessora regionale alla Scuola ha spiegato che “il decreto deve essere convertito in legge entro il 30 giugno. Il testo è stato assegnato alle commissioni Affari istituzionali e Istruzione del Senato, che hanno organizzato audizioni anche delle parti sociali. Dunque, ci sarà occasione di proporre le modifiche. Noi cercheremo di arrivare a una posizione unanime delle Regioni, che ha sicuramente una leva più forte, perché raccoglierebbe Nord e Sud e varie forze politiche. Già oggi pomeriggio concorderemo con le altre Regioni miglioramenti e modifiche”.
Un iter che soddisfa la Lega, ma, spiega il firmatario dell’atto, “come esponente politico mi piacerebbe poter incidere, magari anche nelle nostre commissioni, per raggiungere posizioni condivise che la Giunta potrebbe portare sui tavoli di confronto”.
(Margherita Giacchi)
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