Scuola giovani e cultura

Question time Lega: “Più risorse per garantire l’ora di ginnastica nelle scuole elementari”

In riferimento al progetto che prevede la figura di un tutor per l’ora di educazione fisica, la Lega giudica insufficienti le risorse messe a disposizione. Il Sottosegretario Baruffi: “Contributo stanziato su una stima di partecipazione pari al 70%”

A quante scuole elementari potrà essere rivolto il progetto “Scuola attiva kids”? A chiederlo è la Lega con una interrogazione a risposta immediata a firma dei consiglieri Michele Facci e Matteo Rancan.

“Il progetto -ha precisato Facci- è volto a promuovere e sviluppare l’attività motoria, l’orientamento e la cultura sportiva nella scuola primaria ma stante l’esiguo importo economico messo a disposizione per l’attività di tutor, occorre capire quale sarà il concreto supporto alle classi terze e quarte in proporzione a quello (maggiore) previsto per le classi prime e seconde. Il progetto appare insufficiente nell’ottica di garantire la diffusione dello sport fra tutti i cittadini, specie per gli appartenenti alle fasce di età più giovani”.

“Le scuole primarie della regione -ha infine ricordato il consigliere- sono 1.069. Pertanto, la somma disponibile di 1.110.000 euro, in caso di adesione al progetto da parte della totalità degli Istituti scolastici, determinerebbe una somma finale di poco più di mille euro per ogni istituto, somma insufficiente per prevedere, nel corso dell’intero anno scolastico, la presenza di un tutor per un’ora a settimana”.

Ha risposto il Sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi: “Si tratta di una novità e di un progetto composito su più livelli con finanziamenti differenti. L’adesione è facoltativa e nel periodo 2021-2022 è stato inferiore al 50% delle classi coinvolgibili per un totale di 2.187. La Regione sostiene finanziariamente le prime e le seconde mentre il Ministero copre la spesa per le terze e quarte. Il contributo regionale è stato stanziato ipotizzando una partecipazione al progetto pari al 70%. A breve avvieremo azioni di comunicazione per promuovere la partecipazione delle scuole all’iniziativa”.

Faccisi è detto parzialmente soddisfatto: “La risposta non dipana il dubbio di partenza cioè che le risorse non siano sufficienti. Potrebbero esserci scuole escluse per mancata conoscenza delle potenzialità del progetto. Dato che il bando dello scorso anno non ha dato i risultati sperati, per rendere questa misura il più possibile inclusiva occorre farla conoscere. Resto perplesso sulla dotazione finanziaria e sul coinvolgimento di tutti gli istituti primari sul territorio”.

(Lucia Paci)

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