Carenza di personale medico nelle strutture sanitarie pubbliche: che azioni intende adottare la giunta affinché sia garantita l’assistenza ai cittadini riconoscendo la competenza e la professionalità dei medici?
Lo chiede con un’interrogazione a risposta immediata in aula il consigliere Marco Lisei (Fratelli d’Italia).
“La sanità regionale – ha commentato il consigliere – è in uno stato di evidente sofferenza, una situazione da addebitare a scelte di programmazione sbagliata compiute nell’ultimo decennio. La carenza di personale medico ormai è nota a tutti, in particolare nei pronto soccorso. I turni sono sempre più massacranti e aumentano poi le dimissioni. In questi anni sempre più medici hanno deciso lasciare il lavoro negli ospedali pubblici scegliendo di lavorare nelle strutture private”.
“Per la mancanza cronica di personale medico, diventata un’emergenza – ha continuato Lisei -, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di rivolgersi a professionisti esterni, reclutati attraverso le cooperative di servizi con appositi bandi. Unico criterio di selezione, fra l’altro, mi risulta sia l’iscrizione all’ordine dei medici. Una Regione che reputa il proprio servizio sanitario efficiente dovrebbe investire sui professionisti e non appaltare settori di sanità pubblica”.
Ha risposto il sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi: “Tutte le aziende sanitarie stanno affrontando il problema di carenza di personale e l’Emilia-Romagna, nonostante l’emergenza pandemica, è riuscita a gestire le difficoltà. Tra le azioni è previsto un pacchetto di misure urgenti che prevedono la valorizzazione del personale operante. Il ricorso all’appalto è legato a condizioni di difficoltà nel mantenere servizi di emergenza-urgenza col personale a disposizione. Non si tratta di un obiettivo cui tendere ma parte di una strategia per accorciare le liste di attesa. Tra Regioni e Governo è aperto un confronto per le risorse in campo sanitario. L’obiettivo è traghettare il sistema fuori dall’emergenza”.
Il consigliere Lisei ha replicato: “La verità è che il personale sanitario sta ‘scappando’, a causa delle condizioni e del blocco contrattuale, per andare verso il privato. Comprare competenze dal privato ci costa di più. Bene investire sulle strutture, ma stiamo parlando solo di risoluzione del problema attraverso il mattone. A pagarne le conseguenze saranno i cittadini”.
(Lucia Paci)