“La giunta era a conoscenza delle intenzioni della dottoressa Petropulacos di avanzare domanda di quiescenza anticipata preceduta dal godimento delle ferie arretrate?”
Ad avanzare l’interrogazione a risposta immediata è Daniele Marchetti (Lega) che fa seguito a un analogo atto ispettivo dello scorso mese di settembre in cui veniva informato che, a seguito di una specifica determina dirigenziale, era stata istituita la posizione dirigenziale dell’Area monitoraggio impatto pandemia Covid-19 con conferimento del relativo incarico alla dottoressa Licia Petropulacos a far data dal giorno 1 aprile 2022.
Il leghista però, riferendosi alla seduta della commissione assembleare “Politiche per la Salute” dello scorso 17 ottobre, ha appreso del reintegro della dirigente dopo un periodo di sospensione disciplinare, a cui ha fatto immediatamente seguito un periodo di ferie da parte di Petropulacos prima di avanzare formale domanda di quiescenza.
Nel chiedere spiegazioni in merito a questo passaggio, Marchetti chiede anche di esplicitare “la differenza retributiva tra le varie posizioni ricoperte dalla dirigente”.
In fase di replica, l’assessore alle politiche per la Salute Raffaele Donini ha chiarito in maniera molto netta che “l’Assessorato non era assolutamente a conoscenza dell’intenzione della dottoressa Petropulacos di porsi in quiescenza e di come non vi sia alcuna differenza retributiva tra le varie posizioni.”
Marchetti si è dichiarato non soddisfatto delle risposte ottenute che “fanno capire la disastrosa gestione della sanità in Emilia-Romagna”. Anche alla luce delle risposte odierne il consigliere leghista conclude il suo question time affermando che “la vicenda sembra quasi una via d’uscita per una dirigente che aveva attaccato pesantemente la gestione dell’Assessorato e della sanità in regione”.
(Luca Boccaletti)