“Utilizzare il fondo di solidarietà per gli eventi alluvionali del maggio 2023 a favore dei GAL che nella programmazione 2023-2027 hanno ricevuto minori risorse rispetto alla precedente programmazione”. E’ Marco Mastacchi (Rete Civica) a sollecitare la giunta regionale in tal senso.
Nello specifico, il consigliere ricorda la delibera di giunta del 2023 che stabiliva i criteri per il riparto dei 58 milioni di risorse destinate a queste società per la programmazione 2023-2027. “Secondo la delibera del settembre 2023 -specifica Mastacchi- l’80% delle risorse, corrispondente a quasi 45 milioni e mezzo, dovevano essere ripartiti in base a popolazione, superficie territoriale e superficie interessata dall’alluvione del 23 maggio 2023, mentre le risorse rimanenti, circa 12,5 milioni, dovevano essere distribuite con una quota base uguale a tutti i GAL e per compensare la riduzione del parametro di riparto superiore al 3% rispetto alla precedente programmazione 2014-2020. In base a questi parametri al GAL Appennino bolognese sarebbero dovuti arrivare ulteriori 800mila euro”.
Nel sottolineare come la società consortile pubblico-privata dell’Appennino bolognese “rappresenta il 18,8% del territorio GAL alluvionato, il secondo più colpito in ordine di importanza dopo quello della Romagna”, Mastacchi rammenta come in sede di applicazione della delibera di giunta, “i fondi destinati ai territori alluvionati sono stati ripartiti in difformità da quanto precedentemente stabilito, favorendo il solo criterio della compensazione rispetto a quello dell’alluvione, incuranti del fatto che il GAL appennino bolognese rappresenti una quota importante dei territori alluvionati”.
Dalla situazione descritta trae origine l’atto ispettivo dove Marco Mastacchi chiede alla giunta se il criterio usato “sia coerente con le finalità solidali dell’iniziativa, considerato che le popolazioni alluvionate del GAL appennino bolognese necessitano di maggiori risorse per ritornare alla loro normalità”.
Replicando alle sollecitazioni e domande poste, la sottosegretaria alla presidenza della giunta Manuela Rontini ha chiarito che “non c’è difformità tra la Delibera di giunta 1519 e la sua applicazione. Il GAL dell’appennino bolognese, avendo potuto estendere il territorio sia per superficie che per popolazione, ha ottenuto una dotazione finanziaria di quasi 12 milioni e 700 mila euro, una cifra superiore di un milione e mezzo rispetto al secondo GAL finanziato. Solo in una seconda fase la Regione ha utilizzato quota parte delle risorse di solidarietà di 4 milioni da distribuire tra i vari GAL avviando anche una interlocuzione con i nuovi soggetti per analizzare le problematiche esistenti e per sostenere infrastrutture e servizi alla popolazione nelle aree interessate dall’alluvione. Nel dicembre 2023 è stato poi definito il metodo di riparto per la quota aggiuntiva di risorse che prende anche in considerazione lo scostamento rispetto alla precedente pianificazione per un 40% e l’incidenza dei territori alluvionati per un 60%. Nel febbraio scorso, infine, dando seguito alla decisione della Commissione europea, abbiamo ufficializzato i nuovi criteri di riparto per le risorse aggiuntive.”
Marco Mastacchi, replicando alle risposte ottenute, ha rimarcato come “la puntuale descrizione fornita sembra confermare la domanda posta e cioè che i fondi per le superfici alluvionate sono stati destinati per ripianare difformità emerse nelle varie pianificazioni. Mi riservo quindi di studiare il dettaglio della ricostruzione fornita per capire quali altri passi si possono compiere per correggere una scelta altamente discutibile”.
(Luca Boccaletti)