“Trovare una soluzione per garantire la continuità delle attività del gruppo Le Aquile, Unità cinofila da soccorso ravennate, impegnato nei casi di calamità naturali, eventi catastrofici, vigilanza antincendio, rischio idraulico e nelle attività di sorveglianza”. Lo chiede, con un’interrogazione a risposta immediata Marco Mastacchi (Rete Civica).
“Il gruppo -ha ricordato il consigliere- è stato costituito ufficialmente a Lugo di Romagna nel 1999 e si è inserito a pieno titolo nel protocollo dell’Agenzia regionale della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, avendo come scopo quello dell’addestramento di cani di tutte le razze nella ricerca di persone disperse in superficie o sepolte da macerie. In seguito a un controllo avvenuto alla sede operativa il 7 ottobre 2019 da parte della Polizia urbana della Bassa Romagna, è stato contestato di aver eseguito sull’area dei manufatti edilizi di cui è stata chiesta la demolizione”.
Per questo Mastacchi ritiene che “visti i tempi stretti dettati dalla richiesta di sgombero dell’area, occorre intervenire per non perdere un patrimonio e un aiuto così importante e strategico, non solo per il nostro territorio ma a livello nazionale, gestito da volontari che a loro spese e con il loro impegno sono ormai diventati un punto di riferimento”.
Ha risposto il Sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi: “L’autorità cui compete la Protezione civile e la gestione del territorio è il Comune di Lugo, proprietario del terreno utilizzato dal gruppo Le Aquile ma senza averne specifico titolo. Per circa 600 metri quadrati sono state contestate irregolarità. Auspichiamo però che i soggetti coinvolti trovino un punto di incontro per arrivare a una soluzione. La Regione è ben consapevole della centralità del ruolo del volontariato che qui rappresenta un’eccellenza”.
Il consigliere Mastacchi si è detto non soddisfatto: “Nascondersi dietro la burocrazia e gli atti pubblici non è una soluzione al problema. Per cui ci vuole un impegno dell’ente che porti a una soluzione e non al conflitto. L’amministrazione dovrebbe accogliere le proposte fatte dall’associazione come il progetto di sanatoria che però ha ricevuto risposta negativa. Non credo sia l’approccio corretto”.
(Lucia Paci)