“Mantenere attiva a Gaggio Montano (Bologna) l’isola ecologica, per garantire ai cittadini la raccolta differenziata dei rifiuti, evitare lo smaltimento in discarica e recuperare così risorse a tutela dell’ambiente”.
Così il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi, il quale ricorda come la discarica del centro appenninico bolognese sia in funzione fin dal 1985 e sia suddivisa in settori per razionalizzare la gestione e garantire il massimo della sicurezza ambientale.
A fronte della decisione “appresa a fine dicembre 2023 della chiusura, a partire dal 1 gennaio 2024, del centro di raccolta di Gaggio con la conseguenza di doversi recare da quel momento presso le stazioni ecologiche di Lizzano in Belvedere o di Vergato”, il capogruppo di Rete Civica sottolinea anche la “necessità di mantenere un presidio per la gestione del percolato e del biogas prodotto da tutti i settori della discarica”, quindi formula l’invito a mantenere una minima attività di isola ecologica “per evitare lo smaltimento in discarica e recuperare così risorse a tutela dell’ambiente”.
In risposta alle sollecitazioni poste, l’assessore all’ambiente Irene Priolo ha chiarito che “la discarica di Gaggio Montano è una struttura che, come noto, non risponde ai requisiti di sicurezza per un’area di quel tipo e la stessa isola ecologica potrebbe non rispondere ai requisiti previsti da una specifica legge nazionale. Fermo restando che la valutazione sulla sostenibilità ambientale ed economica spetta al comune, in accordo con il gestore dei servizi ambientali, sono state attuate una serie di misure per continuare a sviluppare la pratica della raccolta differenziata tra cui il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti, l’attivazione di un centro eco-mobile settimanale e l’introduzione di cassonetti intelligenti.”
Mastacchi si è quindi dichiarato parzialmente soddisfatto delle risposte ottenute. “Capisco i motivi che hanno determinato la chiusura dell’isola ecologica -conclude il capogruppo- tuttavia sarebbe stato meglio avviare una soluzione alternativa prima di procedere alla chiusura dell’attuale isola ecologica. Il cassonetto intelligente non consente il conferimento di rifiuti più grandi di una normale busta per la spesa, quindi permane l’obbligo di conferimento di rifiuti di una certo ingombro presso i non vicini centri di Lizzano o Vergato.”
(Luca Boccaletti)