Infrastrutture e trasporti

Mastacchi (Rete Civica): “Garantire la viabilità in montagna per evitare lo spopolamento”

Vallate del Reno e Setta, collegamenti difficili sia per le località vicine sia per le città di pianura: “Viabilità abbandonata dopo lo smantellamento delle Province”. L’assessore Corsini: “Consapevoli dei disagi a cittadini e imprese, contatti continui con ministero e Anas”

Accrescere la sicurezza in montagna e “mantenimento delle condizioni ottimali della sua viabilità, sia quella di collegamento con i centri urbani di pianura sia quella vicinale, per scongiurare il rischio di isolamento degli abitanti delle vallate del Reno e del Setta”. Lo ha chiesto, al Question time, il capogruppo di Rete Civica, Marco Mastacchi, affermando che “serve una visione di insieme sulle infrastrutture e la vabilità, uscendo da un approccio ideologico che blocca il territorio”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore alle Infrastrutture, Andrea Corsini, che ha esordito con la cadute di alcune piccole pietre, “problema risolto dopo che l’Anas, sollecitata dalla Regione, ha eseguito verifiche e ripristinato la sicurezza. Per la complessa situazione delle opere in esecuzione e in programma, sono continui i contatti con il ministero delle Infrastrutture, Anas, Aspi e Città metropolitana per coordinare le attività. Siamo consapevoli dei disagi per popolazione. Nel progetto di fattibilità dell’Anas, con il cofinanziamento importante della Regione per la statale 64, sono state evidenziate criticità legate al tracciato e abbiamo chiesto di trovare proposte per una soluzione e collegare la Valle del Reno alla rete nazionale e ridurre i tempi di percorrenza, per i cittadini e le 400 imprese del territorio”.

Mastacchi ha detto “che serve approccio più determinato anche perché spesso si mettono in contrapposizione i vari interventi”.

Il consigliere aveva ricordato che la circolazione sulla linea ferroviaria Bologna- Porretta eera stata sospesa a seguito della caduta di alcuni detriti rocciosi dalla “Rupe” di Sasso Marconi, nel Bolognese. E sulla strada era stato istituito un senso unico alternato. “Le conseguenze per gli abitanti delle vallate del Reno e del Setta e in particolare per i cittadini di Sasso Marconi – continua Mastacchi – saranno di ulteriori code, che si aggiungeranno a quelle ormai consolidate per la chiusura del ponte Da Vinci, per la chiusura della Sp 325 dall’aprile 2019, con traffico deviato sull’abitato di Gardelletta”. Difficoltà che si sommano anche a causa del cantiere, fermo da 10 anni, del casello di Rioveggio e per i lavori sulla bretella autostradale di Sasso Marconi, con la previsione di chiusura della galleria Monte Mario. Senza contare che non si hanno tempi certi per il Ponte Da Vinci. Per il consigliere la situazione, insostenibile, “dimostra come la viabilità subisca gli effetti di anni di abbandono e come lo smantellamento delle Province e il passaggio delle competenze alla Città Metropolitana”.

Togliere le Province e affidare i lavori “con un sistema di grandi appalti ha smantellato un sistema di presidio e manutenzione delle strade”. Per il sostegno alla bretella Reno-Setta sono state raccolte 20mila firme e di recente il ministero delle Infrastrutture ha caldeggiato l’analisi di fattibilità.

(Gianfranco Salvatori)

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