Scuola giovani e cultura

Mastacchi (Rete Civica): maturità in zone alluvionate, studenti penalizzati

“L’ordinanza del ministro è arrivata in ritardo e la maturità verrà svolta con un’unica grande prova orale. Dubbi sui criteri scelti”. L’assessora Salomoni: “Abbiamo provato a chiedere un coinvolgimento della Regione al ministero, ma non credo esistano ulteriori spazi di dialogo”

“L’ordinanza del ministro è arrivata in ritardo, a oltre un mese dal primo evento alluvionale, e a pochissime ore dall’avvio degli esami di Stato e la mancata condivisione ha comportato gravi criticità, evidenziate in primo luogo dalle famiglie e dagli studenti, ma anche dallo stesso mondo della scuola e dalle organizzazione sindacali”. La giunta spieghi quali azioni ha intrapreso “per non discriminare ancora una volta questi ragazzi”.

Al Question time, Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica, ha chiesto spiegazioni all’assessora alla Scuola e formazione, Paola Salomoni.

“I contenuti della modalità di svolgimento dell’esame di maturità – ha affermato l’assessora – sono di competenze esclusiva del ministero e il ministro Valditara le ha utilizzate senza mai coinvolgere la Regione, varando un’ordinanza l’8 giugno. La definizione dei territori, poi, è a macchia di leopardo. La Regione, dopo l’ordinanza, ha provato a esprimere osservazioni e perplessità. Abbiamo provato a condividere l’ipotesi che fossero gli studenti a scegliere, ma per il ministro non era applicabile. Non credo esistano spazi di ulteriore discussione con il ministero. Per il futuro, speriamo nel coinvolgimento di scuola, personale, sindacati, studenti e famiglie”.

Mastacchi si è detto “soddisfatto. Purtroppo, questa impostazione della maturità penalizzerà molti studenti. E’ un peccato”.

Nell’interrogazione, il consigliere aveva scritto che “la mancanza di scelta da parte dello studente comporta un disconoscimento della tipologia di lavoro svolto durante l’anno dagli studenti stessi che si sono preparati lungamente e metodicamente per una certa modalità d’esame” salvo poi trovarsi di fronte per la maturità a un’unica, “corposa”, prova orale. A segnalare i disagi sono stati studenti e genitori. Due i problemi da risolvere: i criteri dell’ordinanza del ministero dell’Istruzione “con cui sono stati individuati gli studenti “agevolati” e l’obbligo di rispettare le regole senza eccezioni o possibilità di scelta, infatti, secondo l’ordinanza sono esentati dalle prove scritte tutti gli studenti che abitano in un comune, in una frazione o in un quartiere colpito dall’alluvione”. Un altro criterio, invece, è legato alla residenza anagrafica: “se uno studente abita in una strada dove non ci sono stati danni, ma in un comune compreso nell’elenco del ministero, deve per forza sostenere la sola prova orale, nel caso delle scuole superiori, frequentate da studenti provenienti da diversi comuni, in molte classi l’esame di Stato è diviso in due: alcuni studenti faranno gli scritti, altri soltanto la prova orale”.

(Gianfranco Salvatori)

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