La Regione spieghi se è a conoscenza del provvedimento, emesso agli inizi di dicembre, che “introduce novità sostanziali che impediscono di fatto le operazioni di cattura di lepri e fagiani negli ATC BO1, ATC BO2, e ATC BO3, in quanto vengono attribuite tutte le responsabilità in capo ai cacciatori che, su base volontaria e a proprie spese, svolgono un’attività diretta a prevenire i danni in agricoltura”. Lo ha chiesto Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica, in un question time al quale ha risposto l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi.
Il consigliere ha ricordato come “i cacciatori volontari, nell’area della Città Metropolitana di Bologna, debbano sottostare a una serie di obblighi e la Regione scarichi su di loro ogni responsabilità: sopralluoghi sui terreni per accertarsi di non arrecare danni a colture e animali, sottoporre i capi catturati ai controlli veterinari delle Asl con il divieto di immettere gli animali senza il preventivo controllo e certificazione sanitaria dei capi”. Nella delibera, ha concluso Mastacchi, è scritto che “la Regione si ritiene indenne da qualunque responsabilità civile e/o penale, imputandola eventualmente ai cacciatori volontari”.
L’assessore ha precisato che “la Regione ritiene che la cattura di selvaggina stanziale sia attività fondamentale per la tutela delle colture. Consapevoli che è necessario modificare alcuni aspetti, in accordo con l’assessorato, è stato proposto ai presidenti degli Atc bolognesi 1, 2 e 3 un incontro il 15 dicembre, con una proposta di migliorie che accolgono buona parte delle osservazioni. Gli Atc, però, non erano disponibili per quella data. E’ stato inviato loro un elenco di proposte migliorative e, fra queste, il superamento della necessità di avere l’assenso scritto dei proprietari dei terreni e di preavvisare le aziende che si trovano nelle aree di cattura. Inoltre, sono state proposte altre semplificazioni. Restiamo aperti al confronto”.
Mastacchi si è detto “soddisfatto soprattutto per le modalità di approccio. La disponibilità della Regione è un segnale importante”.
(Gianfranco Salvatori)