Ambiente e territorio

Mastacchi (Rete civica): rimborsi per i danni dell’alluvione, diversi Comuni esclusi

“La giunta faccia spere a quanto ammontano i fondi, quando sono stati liquidati e se è prevista una seconda tranche”. La giunta: “Abbiamo inviato a marzo l’elenco con i finanziamenti necessari, ma dal governo ad oggi non abbiamo risposte”

A che punto sono i rimborsi per chi ha subito danni dall’alluvione del luglio 2023, quanti sono quelli che non li hanno ricevuti e se è prevista una seconda tranche di risorse.

Sono le domande poste, al question time, da Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica. Il consigliere ha voluto sapere dalla giunta “quante domande sono pervenute complessivamente e se è rimasto fuori qualche Comune, a quanto ammontano i contributi richiesti per i primi rimborsi e quali sono i tempi di liquidazione e se è già stata ipotizzata una seconda tranche di indennizzi con ulteriori risorse”. La risposta è stata affidata all’assessora alla Protezione civile e vice presidente, Irene Priolo.

L’emergenza del luglio 2023 ha riguardato le province di Parma, Reggio, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, ma anche altre regioni come la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia-Giulia con decine di milioni di danni per privati e imprese anche per le misure di immediato sostegno, con il concreto rischio di eccedere rispetto alle disponibilità del Fondo per le emergenze nazionali” ha affermato Mastacchi il quale ha sottolineato che “ad oggi, cittadini e imprese, ancora attendono i primi rimborsi rispetto ai gravi danni occorsi sia alle abitazioni private che alle attività produttive”. Dopo l’impegno dell’assessora Priolo a fornire informazioni, “da ulteriori comunicazioni successive all’11 marzo è emerso che le domande presentate sono state circa 684 per complessivi 2.264.848,25 euro, ma risultando assenti ancora diversi Comuni il dato non era definitivo”.

Il capogruppo ha ricordato che le domande di contributo sono state prorogate al 31 gennaio 2024 e all’ 11 marzo 2024 il termine per “l’espletamento dell’attività istruttoria e l’invio degli elenchi riepilogativi delle domande ammissibili a contributo da parte degli Organismi Istruttori all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile”.

Priolo ha replicato che gli elenchi si sarebbero dovuti spedire all’Agenzia di Protezione civile, ma sono stati inviati solo a fine marzo. Alla fine, sono stati inviati al Dipartimento nazionale della Protezione civile con il fabbisogno finanziario per i ristori più urgenti. In sintesi, l’assessora ha elencato che per il comparto residenziale ci sono stati 33 Comuni e due Unioni, per 4.143 domande che necessitano di 16 milioni per la prima fase (entro limite di 5mila euro) e 47 per la seconda (oltre 5mila euro): un totale di 63 milioni. Per il comparto produttivo, ha scandito Priolo sono arrivate 214 domande da 20 Comuni e Unioni e il fabbisogno finanziario per sanare i danni è di 3 milioni per la prima fase e di 15 per la seconda. “Il finanziamento – ha detto l’assessora – ha fatto sapere il capo della Protezione civile dovrà essere deliberato dal Consiglio dei ministri. A due mesi dall’invio degli elenchi al Dipartimento di Protezione civile, non ci sono provvedimenti. E non abbiamo ricevuto indicazioni sui tempi, anche perché l’alluvione ha provocato danni anche in altre regioni. Siamo in attesa, speriamo che il governo provveda in modo rapido”.

Mastacchi ha replicato che “al netto di decreti e regolamenti, a tutti i livelli, i cittadini che hanno avuto danni sono ancora in attesa da oltre un anno e senza avere notizie. Serve un piano di comunicazione per rassicurare i cittadini.

(Gianfranco Salvatori)

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