Ottocento casi all’anno di incidenti stradali in Emilia-Romagna causati da animali selvatici. La consigliera Roberta Mori (Partito democratico) presenta in Aula un question time (firmato anche da Andrea Costa, Massimo Bulbi, Stefano Caliandro, Marcella Zappaterra e Antonio Mumolo) in cui fa presente un problema che ha fatto registrare danni sia alle auto che alle persone, a volte con esiti drammatici. Grazie però ad una recente sentenza della Corte di cassazione sarà possibile aiutare i cittadini nelle richieste di risarcimento: la consigliera chiede quindi alla Giunta di adeguarsi alla sentenza e fare chiarezza.
“Il capriolo è di gran lunga l’animale più coinvolto (87% dei casi), meno frequenti sono gli investimenti di cinghiali, daini e cervi. Un fenomeno che è in aumento, forse anche a causa del cambiamento climatico- spiega in Aula Mori- che riporta la sentenza del 2020 della Cassazione dove viene sottolineata la difficoltà dei cittadini a tutelare i propri diritti e soprattutto a districarsi in un ipertrofico e confuso sovrapporsi di competenze statali, regionali e provinciali”. La sentenza avrebbe riconosciuto “quale soggetto responsabile dei danni causati da animali selvatici (appartenenti alle specie protette del patrimonio indisponibile dello Stato), la Regione, in quanto ente a cui spettano in materia le funzioni normative, amministrative di programmazione, nonché di coordinamento e controllo”. La consigliera chiede quindi alla Regione se ha adeguato in tal senso la propria organizzazione e di “dotarsi di modalità risarcitorie in medio tempore per scongiurare contenziosi e spese inutili a carico dei cittadini già colpiti”.
“La Regione si sta adeguando a questa sentenza per estenderla su tutto il territorio- risponde il sottosegretario Davide Baruffi– in linea generale stiamo anche lavorando di concerto con altre Regioni e istituti di assicurazioni per ricomprendere nelle assicurazioni casco un fondo per questo tipo di incidenti”. Soddisfatta della risposta la consigliera Mori.
(Francesca Mezzadri)