Ambiente e territorio

Occhi (Lega): chiarezza sul numero di cinghiali abbattuti dal 1° marzo a Parma e Piacenza

Il leghista chiede precisazioni alla luce dell’aumento dei casi di peste suina africana. Le rassicurazioni dell’assessore Igor Taruffi: nei prossimi giorni è previsto un incontro con le Provincie e le polizie provinciali per monitorare la situazione

Indicare il numero di cinghiali abbattuti nelle provincie di Parma e Piacenza, considerato l’aumento dei casi di peste suina africana, dal 1° marzo e dell’estendersi delle zone di restrizione. A chiederlo, con una interrogazione, è il consigliere Emiliano Occhi della Lega.

“Il 1° marzo 2024 è stato adottato a Parma il Piano di depopolamento dei cinghiali previsto al fine di contrastare la diffusione della Peste Suina Africana (PSA) nel territorio della provincia di Parma. Un piano che aveva come scopo di partenza quello di raggiungere il 200% del depopolamento rispetto agli anni precedenti – spiega Occhi -. Considerando che dal 1° marzo 2024 sono passate circa 16 settimane, il numero di cinghiali abbattuti in provincia di Parma secondo il piano di depopolamento dovrebbe essere di circa 5.152”.

La risposta della giunta è affidata all’assessore Igor Taruffi: “Dal 1° marzo a circa metà giugno le attività sulla provincia di Piacenza hanno portato al prelievo di 183 capi, mentre nella provincia di Parma i capi prelevati sono stati complessivamente 350. Il trend ha visto un aumento dei numeri rispetto agli anni precedenti in particolare nell’attività di controllo, che si può stimare attorno al 20%. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con le Provincie e le polizie provinciali per monitorare la situazione e adottare quanto possibile per rendere ancora più incisiva l’azione”.

Questa la replica di Emiliano Occhi: “I numeri sono nettamente inferiori a quelli previsti nel Piano, anche se siamo consapevoli che si tratta di richieste troppo elevate. È importante tenere alta l’attenzione, perché a oggi il Piano non è stato del tutto compiuto, e favorire un coordinamento migliore tra il territorio, la polizia locale e il mondo venatorio. Abbiamo, inoltre, chiesto che venga redatta una circolare esplicativa per l’ordinanza commissariale”.

(Giorgia Tisselli)

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