Emilia-Romagna Coraggiosa vuole conoscere “quali azioni la Regione intenda mettere in campo per salvaguardare le condizioni dei lavoratori degli uffici della Motorizzazione civile e scongiurare l’aumento delle tariffe a carico delle imprese di trasporto”.
Lo ha chiesto al Question time, il capogruppo di ER Coraggiosa, Federico Amico, ricordando che è in atto una protesta nelle sedi di Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Piacenza, dove i lavoratori hanno sospeso gli straordinari. “Questi servizi sono depotenziati” ha affermato Amico. I lavoratori chiedono assunzioni per recuperare il mancato turn over di questi anni.
La risposta è stata data dall’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. “La materia ha ricordato l’assessore – è regolata a livello nazionale e la competenza è del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Conosciamo la mobilitazione dei lavoratori. Non siamo finora stati interessati, come assessorato, dalla vertenza e rispettiamo le autonomie di confronto. L’assessorato è disponibile a incontrare i rappresentati sindacali, per cercare insieme azioni praticabili. Riteniamo importante rafforzare le strutture”.
Amico si è detto soddisfatto “per la disponibilità a un incontro con i sindacati, che solleciterò a proseguire la vertenza e ad aprire un’interlocuzione con l’assessorato regionale”.
Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – ha sintetizzato Amico nel testo – ha stabilito che dal 1° febbraio 2023 sarà possibile la revisione dei mezzi pesanti presso officine autorizzate da parte di ispettori privati e non più da parte dei tecnici della Motorizzazione civile.
“La continua diminuzione delle funzioni del sistema pubblico – afferma Amico – a favore dei privati va a danno principalmente degli utenti, i quali vedranno crescere in modo importante i costi che devono sostenere per ottenere il servizio: le tariffe per seduta fissate dal decreto del 16 febbraio 2022 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono di 500 euro + Iva, mentre i tecnici della Motorizzazione svolgevano questi controlli durante l’orario di servizio (quindi senza aggravio di costi per nessuno) o utilizzando ore straordinarie (4 ore ogni seduta) pagate, secondo la Legge 870/86, 23 euro lordi più rimborso auto. Una sperequazione di costi elevata”.
Inoltre, il controllo del servizio pubblico “serve anche a garantire l’omogeneità degli stessi su tutto il territorio nazionale e, in definitiva, a garantire in modo uniforme la sicurezza sulle strade”.
(Gianfranco Salvatori)