“Come e attraverso quali strumenti si intenda promuovere e sollecitare una tempestiva e completa risposta da parte del governo e del Parlamento affinché, attraverso l’adeguamento dei trasferimenti statali, il servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna possa fare fronte all’insieme di attività e prestazioni connesse (a partire dalle vaccinazioni), anche in via indiretta, agli effetti della pandemia da Covid, coprendo il disavanzo attualmente preventivato?”.
A chiederlo, con un’interrogazione a risposta immediata in aula rivolta al governo regionale, è Silvia Piccinini (Cinquestelle), che rileva, infatti, come “il lungo e difficile impegno del nostro servizio sanitario per fronteggiare la pandemia da Covid ha determinato un forte incremento dei costi a partire dai primi mesi del 2020, traducendosi in un disavanzo regionale, collegato a mancati trasferimenti statali, che avrebbe superato i 500 milioni di euro (per fare fronte a questa situazione, la Regione Emilia-Romagna, in considerazione della solidità del proprio bilancio, ha potuto mettere a disposizione più di 200 milioni di euro di risorse proprie, che unitamente a ulteriori trasferimenti da parte dello Stato hanno consentito di raggiungere il pareggio per il 2021)”. Per la consigliera la situazione è tutt’altro che risolta: “Nel 2022 il disavanzo potrebbe arrivare a 700 milioni di euro”. Occorre quindi, aggiunge, “operare affinché a livello nazionale siano determinati i trasferimenti necessari, come accadeva con il presidente Conte alla guida del governo, evitando quindi ripercussioni inaccettabili e pesanti, compresi tagli, proprio su quelle realtà i cui sistemi hanno fatto fronte da subito agli effetti della pandemia”.
La risposta è arrivata in aula dall’assessore Raffaele Donini, che ha spiegato come “si stia raggiungendo un importante risultato, il pareggio di bilancio per il 2021, grazie anche ai maggiori contributi statali e all’impiego di risorse interne”. Rispetto al 2022, ha aggiunto, “le aziende sanitare non sono ancora pronte rispetto ai bilanci di previsione, il quadro nazionale è ancora incerto e abbiamo chiesto l’impegno del governo nazionale per far fronte ai costi straordinari collegati al Covid, stimati in quasi 500 milioni di euro; l’obiettivo è quello di ottenere il pareggio di bilancio anche per il 2022”.
(Cristian Casali)