“Quale soluzione progettuale verrà prevista per risolvere i problemi di viabilità della Sp7, e se si conoscono i tempi di realizzazione”. Con queste domande la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini interroga la giunta regionale sottolineando i gravi problemi riscontrati sulla strada provinciale 7 Valle dell’Idice”.
“Il tratto stradale -continua Piccinini- è interrotto da una doppia frana che ha diviso in due il paese di Monterenzio e che isola nei fatti alcune località che non possono usufruire di una viabilità alternativa, separando le frazioni di Fiumetto e Savazza dal centro”.
Ricordando come il territorio regionale sia costituito per il 50% da zone montano-collinari e il restante 50% da pianure, la consigliera chiede lumi sui collegamenti della cittadina bolognese anche alla luce di un’ipotesi, circolata in questi giorni, per la realizzazione di un ponte Calvert o un ponte Bailey per ovviare alle interruzioni registrate sull’asse viario.
In fase di risposta, l’assessore al Welfare, Politiche giovanili, Montagna e aree interne Igor Taruffi ha confermato come il ponte mobile sia una delle soluzioni allo studio. “Al momento -ha proseguito Taruffi- la Città metropolitana sta ragionando tra il bypass con ponte metallico provvisorio o definitivo nella zona tra il campo da calcio e le piscine comunali o una prima messa in sicurezza della strada provinciale per consentire il senso unico alternato”. L’Assessore alla montagna ha poi sottolineato come “al momento l’unica fonte di finanziamento per l’eventuale soluzione da applicare al comune di Monterenzio sia quello di somma urgenza. C’è quindi bisogno di affrontare il tema della ricostruzione su tutto il territorio regionale e per questo dobbiamo capire gli intendimenti del governo sia sul nome del Commissario che sulla dotazione finanziaria per gli strumenti che verranno predisposti per la ricostruzione”.
Piccinini in fase di replica ha rivolto un nuovo appello a fare in fretta per le numerose criticità segnalate nella zona di Monterenzio. “Auspico anche io una nomina celere del Commissario insieme a una seria riflessione sull’uso fatto del territorio fino ad ora perchè non si possono più ascoltare frasi che inneggiano ad una ricostruzione negli stessi modi e luoghi utilizzati fino ad ora”.
(Luca Boccaletti)